Mezza Italia rossa, nel frattempo “vaccinare il primo che passa”

Da oggi 15 marzo la maggior parte della penisola scivola in zona rossa. Le misure in vigore varranno fino a dopo Pasqua. Per tre settimane mezza Italia sarà rossa mentre si cerca di accelerare sui vaccini. 

Le regioni che erano in zona gialla si colorano di arancione. Esclusa la Sardegna che continua a vivere il suo idillio isolato da zona bianca, mezza Italia si trova in zona rossa. Sparita la zona gialla, infatti, il restante delle regioni sono arancioni. Mentre dal 3 al 5 aprile tutta Italia sarà blindata per i giorni di Pasqua. Il nuovo decreto andrà in vigore da oggi e prevede le nuove restrizioni e le misure anti-covid per frenare la corsa del virus che in queste ultime settimane ha preso una spaventosa accelerazione. Situazione particolarmente preoccupante in alcune regioni come Campania ed Emilia-Romagna, a Bologna si registra il maggior numero di casi, mentre a Milano scatta l’allarme per le terapie intensive.

A sostegno delle misure restrittive bisogna accelerare sui vaccini e dopo la bufera del lotto di AstraZeneca sembra aver subito una decelerazione. Il commissario straordinario Figlioulo è molto chiaro: “E’ il momento della svolta o perderemo tutto“. O si cambia il passo oppure queste restrizioni sono inutili e faranno un danno solo all’economia. Un altro tema su cui si pronuncia il commissario è la questione delle dosi buttate. “Bisogna utilizzare il buonsenso: se ci sono le classi prioritarie che possono utilizzarlo bene, altrimenti si va su classi vicine o sennò chiunque passa va vaccinato.”

Mezza Italia in zona rossa, cosa è consentito fare

Il decreto prevede lo scatto della zona rossa ai 250 contagi ogni 100mila abitanti. Resta invariato il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino dopo varie discussioni sull’anticipazione dell’orario di coprifuoco. Rimane in vigore il divieto di spostamento tra le regioni ma si possono raggiungere le seconde case in qualsiasi fascia. Si potrà fare visita agli amici e parenti solo una volta al giorno all’interno dello stesso comune. I bar e i ristoranti sono chiusi in entrambe le zone ma resta consentito l’asporto fino alle 22 per i ristoranti e fino alle 18 per i bar e il consumo non deve avvenire sul posto o nelle prossimità. La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orari. Per quanto riguarda i negozi restano aperti solo gli alimentari, tabacchi, farmacie, edicole, negozi per bambini, negozi di intimo, ottiche, lavanderie, profumerie e ferramenta.

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E’ consentito svolgere attività motoria individuale, sospese tutte le gare e le attività di gruppo o sport di contatto nelle zone rosse. Nelle zone arancioni invece è consentito recarsi presso centri sportivi. Anche parchi e giardini pubblici restano aperti a meno di ordinanze comunali o regionali che li chiudano. Riprende la didattica a distanza, da oggi 8 studenti su 10 sono in DAD. In zona rossa tutte le scuole sono chiuse mentre in zona arancione al 50% e 75% per le scuole superiori. Sia in zona rossa che arancione è sospeso il servizio di musei e istituti di cultura, possibile via prenotazione la consultazione di archivi e biblioteche.

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Su Pasqua c’è particolare attenzione sugli spostamenti, infatti, è stata decretata zona rossa tutta Italia. Potranno essere celebrate le messe e i fedeli potranno assistere alla funzione pasquale secondo le norme di distanziamento e con obbligo di mascherina, saranno vietati gli scambi della pace, sostituito da un inchino. Niente lavanda dei piedi e consegna dell’ulivo pasquale confezionato.