Pinotto Iacomino, in carcere per omicidio dopo la confessione, accoltella per 12 volte la ex Ornella Pinto davanti agli occhi del figlio in lacrime. L’ultima telefonata alla sorella: “Aiutatemi, sto morendo”
Accoltellata per 12 volte davanti agli occhi del figlio di appena quattro anni. Così è morta Ornella Pinto, insegnante di sostegno 39enne, uccisa a Napoli dall’ex compagno Pinotto Iacomino, albergatore di 43 anni. Dopo il delitto, avvenuto attorno alle 4.30 della notte tra venerdì e sabato nel quartiere San Carlo all’Arena, l’uomo è fuggito per poi costituirsi dai carabinieri a Montegabbione, in provincia di Terni. Dove, con i vestiti ancora sporchi di sangue, ha confessato di averla uccisa. Forse perché non accettava la loro separazione, avvenuta qualche mese fa.
Nel pomeriggio di ieri, il 43enne ha quindi confermato la propria confessione anche davanti al sostituto procuratore Elena Neri durante l’interrogatorio, che ne ha disposto il fermo per omicidio volontario e il trasferimento in carcere a Terni. Il delitto – in base a quanto si apprende da fonti investigative – sarebbe avvenuto dopo una lite. In casa, al momento dell’omicidio, era presente anche il figlio minorenne della coppia. Sulla versione dei fatti fornita dall’uomo i carabinieri del Nucleo investigativo di Terni e della Compagnia di Orvieto – coordinati dal procuratore capo Alberto Liguori – insieme alla Squadra Mobile di Napoli svolgeranno comunque approfondimenti.
La scelta di costituirsi a Montegabbione, stando a quanto accertato dai militari, sarebbe invece casuale. È infatti emerso che l’uomo, dopo essersi allontanato dal luogo dell’omicidio, si è messo alla guida della propria auto senza una meta precisa. Per poi fermarsi e costituirsi nel posto più vicino quando ha realizzato che era inutile continuare a vagare. Drammatici gli ultimi istanti di vita di Ornella, ricostruiti da Il Mattino.
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Iacomino, che non viveva più con lei da un paio di settimane, è entrato in casa nel cuore della notte usando una copia delle chiavi. Poi si è scagliato contro la 39enne che dormiva abbracciata al figlio. L’ha colpita al collo, al petto, alle braccia. Sotto gli occhi del loro bambino, che nel frattempo si è svegliato ed è scoppiato in lacrime. Poi la fuga. Mentre Ornella, agonizzante, ha avuto le forze solo per telefonare alla sorella: “Aiutatemi, sto morendo”.
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La sorella ha subito chiamato il 112 e così hanno fatto anche altri condomini, svegliati dai rumori in piena notte. Sul posto sono giunte una volante della polizia e un’ambulanza. Ornella, trasportata d’urgenza in ospedale, è giunta al Cardarelli in condizioni disperate. Vani i tentativi di salvarla: la donna è morta attorno alle 12.
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