Ritrovato il corpo della 33enne scomparsa a Londra Sarah Everard. L’agente di Scotland Yard Wayne Couzens è accusato di rapimento e omicidio
La polizia britannica ha ritrovato il corpo di Sarah Everard, la 33enne scomparsa la sera del 3 marzo a Londra mentre tornava da casa di un amico, nel quartiere di Brixton. In carcere per quei fatti c’è un agente di Scotland Yard che lavora nell’unità di élite che protegge gli edifici ufficiali. L’uomo è accusato di rapimento e omicidio. L’agente, che quel giorno aveva fatto un turno di vigilanza alla legazione statunitense, era stato fermato martedì nella sua casa a Deal, nel Sud dell’Inghilterra, e poi arrestato.
Il sospettato è Wayne Couzens
Ma il caso, che è da giorni sulle prime pagine dei giornali britannici, ha sconvolto il Regno Unito, innescando dibattiti e polemiche sulla pericolosità delle strade, in particolare per le donne. Ed è finita nella bufera anche la MetPolice. L’Ufficio indipendente per la Condotta della polizia indagherà, tra le altre cose, sul fatto che l’agente, che la stampa identifica nel 48enne Wayne Couzens, fosse in servizio nonostante una denuncia per un episodio di esibizionismo in un fast food del 28 febbraio scorso. Giovedì l’uomo è stato ricoverato in ospedale per ferite alla testa dopo essersi fatto male mentre era da solo in cella.
Choc a Scotland Yard
Dopo giorni di ricerche incessanti, gli investigatori hanno rinvenuto il cadavere della donna in una zona boschiva nella località inglese di Ashford. “Il corpo è stato recuperato e ha avuto luogo la procedura formale di identificazione. Posso confermare che si tratta di Sarah Everard”, ha reso noto il commissario Nick Ephgrave. Il quale ha poi assicurando che centinaia di poliziotti continueranno a lavorare “senza sosta per stabilire le circostanze della sua sparizione e del suo assassinio”.
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Martedì sera la polizia ha fermato Couzens nel Kent con l’accusa di rapimento e lo ha poi arrestato il giorno dopo per omicidio. L’evento non solo ha commosso la Gran Bretagna, ma ha suscitato numerose reazioni politiche. Il primo ministro Boris Johnson ha esortato le forze di sicurezza a “lavorare velocemente” per “trovare risposte” al crimine. Mentre il capo dell’opposizione, il laburista Keir Starmer, ha denunciato la “violenza, intimidazione e misoginia che donne e ragazze subiscono quotidianamente” nel Regno Unito.