Tutte le misure del decreto Sostegno. Congedi, bonus baby sitter, stralcio cartelle esattoriali per le famiglie. Cig e ristori per imprese e partite Iva
Aiuti a famiglie e imprese. Si allarga la platea di possibili beneficiari delle misure del decreto Sostegno, che il governo varerà la prossima settimana. I ristori, secondo quanto riporta Il Messaggero, dovrebbero andare anche alle aziende con fatturato fino ai dieci milioni che hanno registrato perdite per almeno il 33% causa pandemia e restrizioni. Tra le misure dovrebbe poi esserci la cancellazione delle cartelle esattoriali fino al 2015, con l’ipotesi di raddoppiare la cifra da 5mila a 10mila euro. Poi spazio agli aiuti per le famiglie con il finanziamento del Reddito di cittadinanza e della Cig. Infine, un fondo specifico per il comparto sci e per la montagna.
Per finanziare il Dl Sostegno si utilizzerà tutto lo scostamento di Bilancio da 32 miliardi richiesto dal precedente governo più eventuali somme aggiuntive. Il decreto conterrà «un pacchetto di norme con le quali impiegheremo intanto i 32 miliardi di scostamento autorizzati dal Parlamento a fine gennaio», ha spiegato il viceministro al Mef Laura Castelli. Soldi che serviranno «anche a rifinanziare la Cig Covid fino a giugno per tutti, e fino ad ottobre per le piccole imprese che non hanno la tutela della Cig ordinaria».
Ma anche a «ristorare le perdite che hanno subìto aziende e Partite Iva, superando la logica dei codici Ateco e aumentando il tetto di fatturato da 5 a 10 milioni. Ci saranno ulteriori investimenti in spesa sanitaria, anche per accelerare la campagna di vaccinazione». Successivamente il governo chiederà un altro scostamento, come annunciato dal premier Mario Draghi. «Ho intenzione di proporre al Parlamento, in occasione della presentazione del Documento di Economia e Finanza, un nuovo scostamento di bilancio».
Avranno diritto ai ristori circa 2,8 milioni tra imprese a Partite Iva. Il meccanismo prevede aiuti a chi nel 2020 ha perso almeno un terzo rispetto al 2019 e si basa su classi di indennizzo a seconda del fatturato. Il minimo è di mille euro. Lo Stato erogherà i contributi o direttamente o come credito d’imposta in base alle richieste dei beneficiari. Complessivamente, il valore del pacchetto ristori si aggira attorno ai 12 miliardi di euro.
La Cig Covid sarà prorogata fino a giugno per tutti. Fino a ottobre, invece, per le piccole imprese che non hanno la tutela della Cig ordinaria. Prorogato anche il blocco dei licenziamenti con scadenza variabile a seconda delle dimensione aziendale. Lo ha spiegato il ministro del Lavoro Andrea Orlando, riporta ancora Il Messaggero. «Il blocco dei licenziamenti per le imprese che hanno già degli ammortizzatori sociali durerà fino a giugno; per i lavoratori che invece non hanno alcuno strumento in questa fase sarà portato fino alla riforma degli ammortizzatori sociali, che in autunno dovrebbe essere pronta».
Draghi ha poi annunciato che Reddito di cittadinanza e Reddito di emergenza saranno rifinanziati. Nel Dl Sostegno, ha detto ieri il premier, ci sarà «un più ampio finanziamento degli strumenti di contrasto alla povertà, per sostenere i “nuovi poveri”, coloro che sono diventati maggioranza nelle file della Caritas».
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A sostegno delle famiglie con studenti in Dad arriva invece il rifinanziamento dei congedi parentali e dei bonus baby sitter. I primi (retribuiti al 50%) per i lavoratori dipendenti pubblici e privati, per gli iscritti alla Gestione separata e per i lavoratori autonomi iscritti all’Inps, con figli di età inferiore ai 14 anni in Dad o in quarantena. I secondi, fino al 30 giugno 2021, per i lavoratori autonomi, le forze del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, le forze dell’ordine e gli operatori sanitari.
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Prevista infine la proroga del diritto allo smart working come alternativa a congedi parentali e bonus baby sitter per i dipendenti genitori di under 14. Possono usufruirne anche i genitori di figli di età compresa tra i 14 e i 16 anni. Se la tipologia di lavoro non lo consente, il genitore potrà invece astenersi dall’attività senza stipendio e indennità ma con diritto alla conservazione del posto di lavoro. Smart working o congedo sono attivabili, in alternativa, da uno solo dei genitori conviventi con il figlio a meno che l’altro genitore a sua volta si debba prendere cura di figli avuti in un altro rapporto.
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