Zona rossa per 16 regioni, quasi tutta Italia in lockdown. La situazione è precipitata

Oggi alle 11.30 è previsto il Consiglio dei ministri sulle nuove strette e 16 regioni si avviano verso la zona rossa. La situazione è precipitata improvvisamente e ora ci si ritrova di nuovo in lockdown, volente o nolente.

Mentre fino ad un paio di settimane fa si discuteva sulla scelta di optare per un nuovo lockdown breve per contrastare le varianti, oggi non è più una scelta. Nel frattempo che si discuteva e si accendeva il dibattito tra virologi e politici, il virus sembra non ci abbia lasciato scelta e i numeri sono arrivati tale che quasi tutta l’Italia si è colorata di rosso. Da lunedì, infatti, potranno essere 16 le regioni in zona rossa e sarà di fatto un lockdown, non voluto e non programmato. A peggiorare la situazione e farla precipitare in così breve tempo è stata la diffusione delle varianti che ha incrementato i contagi a macchia d’olio sfuggendo al controllo e al monitoraggio.

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Il ministro Speranza e la ministra Gelmini incontreranno insieme al Cts nuovamente le Regioni per illustrare le misure che andranno nel nuovo decreto legge. Le misure andranno in vigore da lunedì e prevedono una stretta soprattutto il blocco di Pasqua e Pasquetta. Il provvedimento chiarisce lo scatto della zona rossa con un Rt superiore a 1,25 o secondo il criterio dei 250 casi ogni 100mila abitanti. In base a questi criteri oltre a Campania, Basilicata e Molise già rosse, passeranno in questa fascia anche Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Veneto, Trento e Bolzano, Abruzzo, Toscana, Liguria, Puglia. Rimangono in zona arancione solo Umbria e Calabria e Valle d’Aosta e forse si salva il Lazio mentre unica zona gialla è la Sicilia. Unica in zona bianca e ci rimane, la Sardegna.

L’Italia in zona rossa e Pasqua blindata come un anno fa

regioni zona rossa

Oltre alle norme nazionali si potranno aggiungere anche quelle regionali o locali, che come spesso è successo, inaspriscono o anticipano quelle governative. E’ il caso della decisione del sindaco di Bari che ha anticipato il coprifuoco alle 19 e la chiusura di parchi e giardini come ha fatto De Luca in Campania. Saranno, dunque, la maggior parte delle regioni italiane in zona rossa, ovvero, in lockdown, ben 16 su 20. Pasqua sarà esattamente come un anno fa, blindata senza la possibilità di far visita ad amici e parenti e i controlli saranno più rigidi sulle strade e nelle zone della movida. Una Pasqua quindi anche peggio di Natale poichè non è esclusa la possibilità di chiudere anche bar e ristoranti.

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La situazione del nostro Paese sembra essere precipitata all’improvviso. Nelle settimane scorse si parlava di chiusure chirurgiche per isolare i focolai in cui vi erano stati registrati maggior contagi di varianti. I focolai sembrano isolati e che la situazione nel resto d’Italia non fosse così grave. Ma probabilmente si è trattato di un errore di comunicazione da parte del governo, o meglio, di non comunicazione. La linea non comunicativa di Draghi non è un bene per la nazione, sicuramente non è un’alternativa generare il panico ma si può informare per appellarsi anche al buon senso. L’assenza di allarme da parte delle istituzioni nelle scorse settimane ha lasciato che le persone, stanche di adottare il buon senso purtroppo, rispettassero sempre meno le regole. Il risultato è stato un vistoso peggioramento che si fa fatica a rincorrere e oggi l‘unica soluzione è l’Italia in zona rossa.

 

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