L’Organizzazione mondiale della sanità ha approvato il vaccino Johnson & Johnson per l’utilizzo d’emergenza, aprendo così la possibilità ai Paesi che non godono di enti regolatori di poterne essere forniti.
Via libera da parte dell’Oms al vaccino Johnson & Johnson per l’utilizzo d’emergenza. Un passaggio fondamentale che apre la strada alla distribuzione di centinaia di milioni di dosi ai Paesi che, a differenza dell’Italia, non hanno enti regolatori. Il via libera era già arrivato dall’Ema che, sulla base di dati ritenuti solidi e soddisfacenti, aveva dato l’ok al quarto vaccino anti Covid-19 approvato in Europa, dopo Pfizer-Biontech, Moderna e AstraZeneca.
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“I dati soddisfano i criteri di efficacia, sicurezza e qualità”, spiegava l’Ema. Soddisfazione dal direttore esecutivo Emer Cooke: “Con questo via libera, le autorità di tutta l’Unione europea avranno un’altra opzione per combattere la pandemia e proteggere la vita e la salute dei loro cittadini”, ha riferito. Sulla nuova speranza aperta dal vaccino anche Roberto Speranza: “Ora abbiamo uno strumento in più per combattere il Covid-19. Uno strumento particolarmente utile perché si tratta del primo vaccino monodose. Manteniamo alta l’attenzione di tutte le istituzioni sanitarie, italiane e internazionali, sulla sicurezza e sulla sorveglianza. Sono i vaccini la chiave più importante per vincere la sfida contro la pandemia”.
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Uno dei punti maggiormente a favore del vaccino della J&J è il suo utilizzo come farmaco monodose. Inoltre, gli studi clinici mostrano che il vaccino è efficace anche sulle persone più anziane. La valutazione dell’Organizzazione mondiale della sanità ha preso in considerazione dati di qualità, sicurezza ed efficacia e ha considerato i requisiti di idoneità, come lo stoccaggio della catena del freddo e piani di gestione del rischio. Il vaccino della J&J per tre mesi può essere conservato ad una temperatura compresa fra i 2 e gli 8 gradi e ha una lunga durata di due anni.