Glenn E. Yothers della St. Paul Lutheran Church è finito al centro della bufera per aver speso 150 mila dollari (i nostri 120 mila euro) sui siti porno. Soldi che appartenevano al conto corrente della Chiesa. Questo tipo di operazione sarebbe andata avanti per circa quattro anni, dal 2015 al 2019.
La scoperta
Ad accorgersi che qualcosa non andavi sono stati i membri del consiglio della Chiesa i quali notano che alcuni pagamenti non sono stati effettuati. Nel 2019 iniziano le ricerche e le accuse sono tutte rivolte a Glenn E. Yothers. Quest’ultimo si sarebbe difeso affermando che i pagamenti sono avvenuti con il suo conto corrente e che lui si è semplicemente rimborsato quanto speso. La sua giustificazione, però, non convince e si decide così di andare più a fondo.
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I siti porno
Essendo ormai controllato dagli altri parroci, Yother smette di trasferire il denaro sui siti porno. La Polizia, però, ha già iniziato a monitorare le sue transazioni. L’attenzione cade su dei pagamenti diretti al sito web «Flirt for Free», che nulla ha a che fare con la sfera religiosa. Alla domanda se si trattasse di un sito porno, il sacerdote non nega, ma fa una precisazione. Quelle donazioni, spiega Glenn E. Yother, non erano per il sito porno, ma per delle persone che lui voleva aiutare. Alla Polizia racconta di aver iniziato perché si sentiva solo. Tutte queste spese sono state effettuate utilizzando denaro della Chiesa e non suo ragion per cui sarà processato.