Luciano Pilotto, imprenditore 57enne, è stato stroncato dal Covid-19 in appena 15 giorni: non aveva patologie pregresse, fatale per lui la polmonite bilaterale. Famiglia positiva al coronavirus, si attende il tampone prima di organizzare i funerali.
Se n’è andato a soli 57 anni Luciano Pilotto, a causa di una polmonite bilaterale provocata dal Covid-19. Il virus se l’è portato via mercoledì 11 marzo, in appena 15 giorni, aggravando le sue condizioni in maniera irreparabile. Imprenditore residente a Piazzola sul Brenta, Pilotto lascia soli sua moglie Roberta e i suoi due figli Luca e Matteo. Ancora incerta la data dei funerali: tutta la sua famiglia è infatti risultata positiva al coronavirus, e sarà necessario attendere l’esito del secondo tampone prima di poter organizzare le esequie. Sono tantissimi, nel frattempo, i messaggi d’affetto e di cordoglio pervenuti ai famigliari del 57enne.
Luciano Pilotto non aveva patologie pregresse
Secondo quanto viene riportato da Il Gazzettino, Luciano Pilotto (che era contitolare dell’azienda Uni 3 Servizi con sede a Paviola di San Giorgio in Bosco) non soffriva di alcuna patologia pregressa. Era risultato positivo al Covid qualche settimana fa, ma è stato il 24 febbraio scorso che per lui è stato ritenuto necessario il ricovero al pronto soccorso dell’ospedale di Cittadella. Dopo soli due giorni, tuttavia, il 57enne è stato portato alla struttura ospedaliera di Schiavonia, presso la quale il 27 febbraio è stato infine trasferito nel reparto di terapia intensiva.
Dopo due settimane di lotta al Covid-19, Pilotto non ce l’ha fatta: se n’è andato verso le ore 12 di mercoledì 11 marzo. A stroncarlo la fatale complicanza della malattia, una polmonite bilaterale di stadio avanzato.
LEGGI ANCHE: Omicidio Yara, «pregiudizio» su inammissibilità: ancora nessuna data per accedere ad analisi reperti
Dolore in famiglia, così come anche in tutta la comunità di Piazzola sul Brenta, che ben conosceva l’instancabile imprenditore. A ricordarlo in un ultimo saluto sono state anche le parole di un suo caro amico, rilasciate ai quotidiani locali. “Luciano era una persona che si dedicava a moglie, figli e lavoro. Uno stakanovista, sempre disponibile e generoso, solare, non pensavamo potesse accadere tutto questo, non ce lo aspettavamo perché Luciano non soffriva di nulla”, racconta infatti una delle più care amicizie di Pilotto.
LEGGI ANCHE: Coppia scomparsa, polizia consigliò ai genitori di Benno di chiudersi in camera di notte per proteggersi dal figlio
E prosegue: “Luciano era certamente un gran lavoratore, ma coltivava con passione i rapporti umani, l’amicizia quella vera. Finché è stato possibile, non mancavamo di incontrarci settimanalmente nella sua azienda per un momento conviviale. Ci teneva veramente tantissimo. Siamo sempre tutti di corsa, ma lui sapeva creare l’occasione giusta per farci stare assieme, spensierati, allegri e lo voleva fortemente”.