Si prevede un nuovo scostamento per ulteriori 10 miliardi nel prossimo Decreto sostegni. L’intenzione del Governo è quella di completare il quadro degli aiuti del 2020. Alcuni provvedimenti prevedono un aumento dei fondi.
Prosegue la marcia del Decreto Sostegni, con il Governo che porta avanti il lavoro per far arrivare alla conclusione questo passaggio fondamentale del nuovo esecutivo. C’è naturalmente da fare i conti con l’avanzata della nuova ondata pandemica, che potrebbe portare a ulteriori nuove chiusure per attività di vario genere in alcune regioni del Paese. Per questo motivo si cerca di aumentare la velocità delle operazioni, di pari passo con l’aumento dei fondi da mettere a disposizione. Per questo motivo è in programma un ulteriore scostamento di denaro prima della pubblicazione del Decreto Sostegni.
Il fatto di dover contenere l’ondata dal punto di vista sanitario e delle restrizioni sembra aver quasi “distratto” la nuova squadra di Governo dagli obiettivi in sede di ristori e aiuti. Per questo motivo si teme che gli aiuti previsti in un primo momento non siano sufficienti. Ecco allora che arriva il diktat: i 10 miliardi presenti nella “griglia” iniziale non bastano, benchè siano tanti. La parte “politica” dell’esecutivo Draghi spinge per l’inserimento di ulteriori 10 miliardi, per un totale complessivo di 40 stanziati nel Decreto Sostegni. Anche perchè ci sono da coprire alcune mancanze dei decreti precedenti.
Il Governo Draghi infatti intende completare il quadro degli aiuti previsto per il 2020 dal precedente esecutivo. In particolare si cercherà di compensare i ristori nei confronti di quelle categorie escluse dal sistema dei codici Ateco, oppure dal parametro legato alle perdite del mese di aprile scorso. A questo si aggiunge la necessità di venire incontro alle categorie e agli esercenti costretti a chiudere nuovamente a causa delle recenti restrizioni. Una serie di impegni nobili, ma per i quali non sarebbero sufficienti i fondi inizialmente previsti per il Decreto Sostegni.
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Decreto Sostegni, il nuovo scostamento
Ecco allora che arriva la spinta per il nuovo scostamento di denaro, che ammonta a ulteriori 10 miliardi di euro. Si pensa intanto al Def e a un nuovo quadro di finanza pubblica, che verrà messo a punto nelle prossime settimane. E almeno per il momento non sembra raccogliere consensi nell’area “tecnica” del Governo la richiesta di immissione di nuove risorse al decreto. Questo perchè una nuova aggiunta di denaro porterebbe a uno slittamento per ulteriori dieci giorni dell’approdo del testo in Consiglio dei Ministri. Sarebbe il secondo, dopo quello avvenuto la scorsa settimana.
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Ma il Decreto Sostegni viaggia di pari passo con la questione lavoro. Questo è il fronte più caldo del decreto, visto che la dote iniziale di 6 miliardi potrebbe arrivare a superare la quota dei 10. Si tratta di una modifica sostanziale e spinta in maniera importante dagli esponenti del Governo del Movimento 5 Stelle, in particolare per garantire nuove liquidità alle imprese. E poi c’è la questione delle scadenze fiscali, sulla quale Lega e Forza Italia chiedono ulteriori interventi. A questo si aggiunge anche il timore di non recuperare i 6,7 miliardi previsti per coprire la restante parte della Transizione 4.0: un recupero possibile solo in un modo, ovvero con un nuovo scostamento.