L’epidemia da Coronavirus non si ferma e l’incidenza sale anche tra i bambini. A dirlo, Silvio Brusaferro.
Non s’arresta la corsa del Coronavirus in Italia. Nelle ultime 24 ore, nel nostro Paese sono stati registrati 26.824 nuovi casi di Covid , mentre le vittime sono state 380. 369.636 i tamponi molecolari e antigenici effettuati con un tasso di positività al 7,2%%. Numeri che spaventano, mentre l’Italia si appresta a diventare quasi tutta rossa. Sedici le regioni che da lunedì entreranno in lockdown, gialla solo la Sicilia, tre in arancione, Sardegna in bianco. Lockdown anche durante il periodo pasquale, per cercare di frenare l’avanzata dell’epidemia durante il periodo pasquale.
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“L’epidemia in Italia è in netta ricrescita mentre in altri Paesi europei è in decrescita. Da noi è la sesta settimana consecutiva in cui la curva sta crescendo”. A dirlo, ha detto presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, durante la conferenza stampa di questo pomeriggio con i dati sull’andamento dell’epidemia. Decrescita realizzata in Umbria e Bolzano, dove però sono in atto misure restrittive da settimane. Peggiora il livello di rischio e l’Rt è in aumento. “È quindi importante intervenire i maniera decisa per contrastare la circolazione del virus, anticipando gli interventi dove necessario”, consiglia l’esperto. In particolare, cresce l’incidenza sui giovani. I ragazzini da 10 anni in su hanno un’incidenza di casi che cresce e ci sono sempre più persone più giovani che contraggono l’infezione.
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Meno casi nelle Rsa
Diminuiscono invece i casi nelle Rsa , forse merito della strategia vaccinale. Dal 17 febbraio al 2 marzo 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,16 , in aumento rispetto alla settimana precedente e sopra uno in tutto il range. Il trend ascendente prosegue durante la settimana successiva, così come cresce il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale, ormai sopra la soglia critica. “Si conferma”, ha proseguito Brusaferro, “per la sesta settimana consecutiva un peggioramento nel livello generale del rischio. Dieci Regioni hanno un livello di rischio alto”. L’incidenza, inoltre, sale in tutta Italia.