Aumento dei contagi, numero alto di decessi, pressione sulle terapie intensive. La situazione sembra essere di nuovo sfuggita di mano, mentre la terza ondata di Coronavirus è ormai certezza per gli esperti. Nonostante sia passato un anno, nonostante le dimostrazioni, gli esempi, gli avvertimenti, l’Italia sembra essere entrata in un circolo vizioso senza via d’uscita, nel quale dai propri errori non si riesce ad imparare.
Siamo nel pieno della terza ondata di Coronavirus. I virologi, al riguardo, non sembrano avere ormai alcun dubbio. Non ha dubbi Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova e componente dell’Unità di crisi COVID-19 della Liguria. “Nelle ultime ore abbiamo avuto un aumento significativo dei ricoveri in terapia intensiva e non mi pare quindi che ci si siano più dubbi”, ha detto l’esperto palesando poi la necessità di insistere con le vaccinazioni e con le misure di contrasto alla diffusione del virus. Non ha dubbi neanche il professor Ricciardi che, con rammarico, guarda alla variabile tempo. “Se si fosse adottata una strategia no covid, se le cose si fossero fatte nel modo giusto, se nelle varie fasi i miei avvertimenti fossero stati seguiti, la terza ondata l’avremmo potuta evitare e oggi staremmo in una condizione di normalità”, ha detto il consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza.
Leggi anche: Bollettino coronavirus 11 marzo: 25.673 nuovi contagi, 373 decessi
Ad oggi, un anno dal Coronavirus e dal primo lockdown, l’Italia sembra essere ancora fortemente impreparata davanti all’avanzare della pandemia. La pressione sanitaria inizia a farsi sentire soprattutto in alcune regioni, come il Piemonte, che intanto si avvia ad una nuova chiusura di tre settimane. Ospedali in tilt, terapie intensive che si riempiono e una strategia che sembra ancora essere inadeguata a reggere l’onda d’urto. Invece, fa notare Ricciardi, lì dove è stata adottata una strategia no covid, “non solo si ha una vita normale, ma il tasso di mortalità è 100 volte minore del nostro“. Ma per operare in questo modo bisogna avere una strategia ma anche campagna di motivazione e comunicazione, “per convincere tutti quanti ad operare per uno sforzo comune per liberarsi del virus nel giro di 5-6 settimane”, prosegue l’esperto.
Leggi anche: Coronavirus, il piano vaccinale di Mario Draghi. In bozza 5 nuove categorie
La terza ondata è certezza anche per il virologo e direttore sanitario dell’Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano Pregliasco che, a “Un Giorno da Pecora” su Rai Radio1, ha lanciato l’allarme sulla situazione dei ricoveri e delle terapie intensive sempre più piene. “Le restrizioni nel weekend possono aiutare, anche se capisco non piacciono, ma speriamo di essere all’ultimo miglio”, ha riferito. Quanto al lockdown, uno prolungato sarebbe più efficace e rapido; potrebbe invece essere molto efficace anche un coprifuoco anticipato, alle 20 o alle 21, come si valuta in queste ore alla Cabina di regia del Governo.
Il Torino di mister Vanoli è partito molto bene in Serie A e, nonostante le…
Dai fasti degli anni '90 e dei primi 2000 sembra passata un'eternità. Ormai da più…
Quali sono le aziende che garantiscono il miglior servizio per la luce e il gas…
Anticipazioni sulle prossime puntate della soap di Rai Uno Il Paradiso delle Signore 9: crisi…
Quando si parla di detergere il viso sono molti a commettere errori banali che compromettono…
Le anticipazioni sulla puntata del 15 ottobre di Temptation Island rivelano diversi colpi di scena:…