In Abruzzo sono 37 i decessi legati al Covid-19 segnalati nell’ultimo bollettino della Regione: si tratta dell’incremento più consistente mai registrato in un solo giorno. Il dato ha superato l’attuale record di 35 del 21 novembre. Anche le terapie intensive raggiungono un nuovo record: 91 i pazienti ricoverati in rianimazione, mai così tanti. Al momento è occupato il 42,7% dei posti letto, a fronte di una soglia di allarme del 30%.
Balzo di contagi nonostante le zone rosse
Nuovo balzo dei contagi: sono 608 i nuovi casi accertati nelle ultime ore, il secondo dato più alto registrato nella terza ondata. Il 70% del totale regionale dei nuovi casi riguarda le province di Pescara e Chieti, dove gran parte del territorio e, in particolare, l’area metropolitana è in zona rossa ormai da quasi un mese. Nonostante le maggiori restrizioni la circolazione del virus non sembra rallentare. La principale colpevole in quella zona è la variante inglese, responsabile del 70% dei contagi.
I dati
I nuovi casi sono emersi dall’analisi di 6.112 tamponi: è risultato positivo il 9,95% dei campioni. La percentuale scende al 5,1% considerando anche i 5.644 test antigenici eseguiti nelle ultime ore. I nuovi positivi hanno un’età compresa tra 4 mesi e 97 anni. Quelli con meno di 19 anni sono 116: 21 in provincia dell’Aquila, 53 in provincia di Pescara, 30 in provincia di Chieti e 12 in provincia di Teramo. Gli attualmente positivi sono 12.898 (-335). Nelle ultime ore sono guarite 906 persone, dato record: il totale sale a 44.161. La località con più nuovi casi è Pescara (91), seguita da Montesilvano (46). A Chieti i contagi recenti sono 19, all’Aquila 17 e a Teramo 13. A livello territoriale, in testa c’è il Pescarese (275), seguito dal Chietino (147), dall’Aquilano (+113) e dal Teramano (+99).