Urinare sull’auto dei carabinieri non è reato: il caso è stato archiviato dalla Procura minorile di Bologna. Polverone di polemiche sollevato dai sindacati: decisione “incomprensibile” e che lascia “l’amaro in bocca”.ù
La Procura per i minorenni Bologna ha chiesto l’archiviazione di un caso molto particolare. Come riportato dal Corriere di Romagna, tre ragazzi tra i 15 e i 17 anni si erano resi protagonisti di una bravata, per la quale si erano immortalati in una foto mentre urinavano su una macchina dei carabinieri. Il reato, tuttavia, non sussisterebbe: per quanto sia “espressione di un atteggiamento censurabile di mancanza di rispetto e educazione”, spiega infatti la Procura, questo va considerato solo come “uno scherzo di cattivo gusto“. Scattate le polemiche, però, da parte di alcuni sindacati dei militari dell’Arma.
La Procura per i minorenni Bologna ha chiesto l’archiviazione nei confronti dei giovani che, urinando sull’auto dei carabinieri, avrebbero offeso le forze dell’ordine postando la foto sui social. L’inchiesta era nata a ottobre da uno dei genitori dei ragazzi, che si era imbattuto nello scatto controllando le foto sul telefono del figlio. Oltre all’immagine incriminata, si apprende, ve ne erano altre – sempre a titolo di scherno – raffiguranti delle armi, risultate delle riproduzioni giocattolo dopo una perquisizione avvenuta nell’appartamento. La Procura ha bollato anche tali foto come “prive di offensività“, dato che “su video, foto e commenti non c’è nulla di penalmente rilevante“.
Insorge, tuttavia, la segreteria regionale Emilia Romagna del Nuovo sindacato carabinieri (Nsc). Il segretario generale Armando De Angelis, infatti, ha spiegato di aver letto “con profonda preoccupazione e sgomento la formula del pm”. “Da troppo tempo assistiamo ad un progressivo aumento di fatti che offendono platealmente le forze di polizia, il personale che le rappresenta, ed infine, lo Stato stesso, che pur riconducibili a specifiche fattispecie criminose, vengono considerati appunto, fatti meramente ‘scherzosi'”, ha poi aggiunto De Angelis.
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Per questo motivo, incalza, “non si comprende come l’azione di urinare sopra una vettura dei carabinieri, riprendere la scena e divulgarla in modo chiaramente denigratorio, possa essere sminuita tanto da considerarla una mera ‘bravata’ quando gli autori sono giovani che volutamente e consapevolmente offendono pubblicamente uomini e donne, divise e funzioni, che rappresentano al contrario, i più alti valori di civiltà e di tutela”.
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Dello stesso parere, inoltre, anche il sindacato Sim Carabinieri, che rimane con “l’amaro in bocca“: “Chiediamo scusa a tutti i cittadini onesti ed ai colleghi morti per la Patria, anche su quelle auto oggetto di sfregio e disprezzo, per questa irrispettosa azione e decisione. Ci aspettiamo che le motivazioni addotte relativamente la richiesta di archiviazione, portino ad un’attenta riflessione gli uffici del Gip”.
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