La Sindaca di Roma si presenta in aula per assistere al processo su Mafia Capitale. Ma a quale titolo? Continua la campagna elettorale della Raggi, a spese dei romani.
Virginia Raggi si presenta alla lettura del dispositivo della prima sezione penale della corte d’appello che ha condannato Massimo Carminati e Salvatore Buzzi a 10 e 12 anni di reclusione nell’ambito del processo di appello bis al Mondo di Mezzo. Lo fa a favore di fotografi e giornalisti.
“Quello di Mafia Capitale è uno dei capitoli più bui della storia della nostra capitale – ha detto la Raggi -. Sono stati calpestati i diritti dei cittadini e questo è stato riconosciuto. Io credo sia fondamentale il lavoro di ricostruzione che stiamo facendo, che parte dalle macerie: fatto di bilanci puliti, regolari e di appalti legali e trasparenza. I cittadini romani meritano questo“. La Raggi parla ancora di Mafia Capitale sebbene il “Mondo di Mezzo” non era mafia, ma semplice corruzione, come stabilito la Suprema Corte spazzando via non solo il teorema avanzato dall’allora capo della procura di Roma Giuseppe Pignatone, ma anche anni e anni di retorica forcaiola.
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Del resto proprio sulla propaganda pentastellata su questo tema, la Raggi aveva basato buona parte della sua vittoria nel 2016. Ma finora la Sindaca non si era mai presentata ad assistere alle fasi del processo, né era stata chiamata dalle parti molto semplicemente perché la Raggi non era in carica al momento dei fatti contestati agli imputati, ragion per cui il suo ruolo nella vicenda è del tutto estraneo. E allora cosa ci fa la Sindaca alla lettura della sentenza in bella mostra davanti alle telecamere?
Le candidature in campo per la poltrona più prestigiosa del Campidoglio latitano e Virginia ci prova, forte della mancanza di concorrenti ufficiali e di un rilancio di immagine a cui sta lavorando da mesi. La sua candidatura appare infatti pronta a presentarsi in ogni caso, anche se il M5S decidesse di non sostenerla. Spunta infatti in questi giorni il nuovo simbolo e lo slogan “Avanti con CoRAGGIo” in suo sostegno. È infatti chiaro che Virginia Raggi non potrà fare un risultato positivo come quello di 5 anni fa con il simbolo del M5S. Il suo obiettivo è quello di lottare per raggiungere il ballottaggio.