Non saranno certo a mancanza di rispetto e di amore a donarci la gioia sempiterna che ci aspetta vivendo l’umiltà dei comandamenti di Gesù.
Liturgia di oggi Mercoledì 10 Marzo 2021
- MERCOLEDÌ DELLA III SETTIMANA DI QUARESIMA
Rendi saldi i miei passi secondo la tua promessa;
non permettere che mi domini alcun male. (Sal 118,133)
Prima Lettura
Osserverete le leggi e le metterete in pratica.
Dal libro del Deuteronòmio
Dt 4,1.5-9
Mosè parlò al popolo e disse:
«Ora, Israele, ascolta le leggi e le norme che io vi insegno, affinché le mettiate in pratica, perché viviate ed entriate in possesso della terra che il Signore, Dio dei vostri padri, sta per darvi.
Vedete, io vi ho insegnato leggi e norme come il Signore, mio Dio, mi ha ordinato, perché le mettiate in pratica nella terra in cui state per entrare per prenderne possesso. Le osserverete dunque, e le metterete in pratica, perché quella sarà la vostra saggezza e la vostra intelligenza agli occhi dei popoli, i quali, udendo parlare di tutte queste leggi, diranno: “Questa grande nazione è il solo popolo saggio e intelligente”. Infatti quale grande nazione ha gli dèi così vicini a sé, come il Signore, nostro Dio, è vicino a noi ogni volta che lo invochiamo? E quale grande nazione ha leggi e norme giuste come è tutta questa legislazione che io oggi vi do?
Ma bada a te e guàrdati bene dal dimenticare le cose che i tuoi occhi hanno visto, non ti sfuggano dal cuore per tutto il tempo della tua vita: le insegnerai anche ai tuoi figli e ai figli dei tuoi figli».
Parola di Dio
Salmo Responsoriale – Dal Sal 147
R. Celebra il Signore, Gerusalemme.
Celebra il Signore, Gerusalemme,
loda il tuo Dio, Sion,
perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli. R.
Manda sulla terra il suo messaggio:
la sua parola corre veloce.
Fa scendere la neve come lana,
come polvere sparge la brina. R.
Annuncia a Giacobbe la sua parola,
i suoi decreti e i suoi giudizi a Israele.
Così non ha fatto con nessun’altra nazione,
non ha fatto conoscere loro i suoi giudizi. R.
Il Vangelo di oggi Mercoledì 10 Marzo 2021
Chi insegnerà e osserverà i precetti, sarà considerato grande nel regno dei cieli.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 5,17-19
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto.
Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».
Parola del Signore
La gioia sempiterna | Il commento al Vangelo di oggi Mercoledì 10 Marzo 2021
Ogni volta che insegniamo a qualcuno qualcosa che deriva dalla nostra esperienza o che diamo un valido consiglio per il bene di una persona, facciamo qualcosa di simile a quello che fa Dio con l’uomo, dicendogli cosa è davvero bene o cosa è male per lui. Gesù viene a scompigliare le leggi dell’Antico Testamento, perché le sigilla nell’amore, dando la vita per noi. Con il sacrificio di Gesù non dovremo più rispondere ad un monito ogni volta che facciamo qualcosa di ingiusto, ma dovremo rispondere davanti a un uomo che è morto per noi, e quell’uomo è Dio stesso. Proprio per questo gli insegnamenti che ci dà Gesù sono ancora più grandi e vanno rispettati, perché Gesù li ha confermati morendo sotto un peso che era quello di una condanna che sarebbe spettata a noi, soffrendo in maniera indicibile.
Il commento al Vangelo di ieri
Anche per questo dice: “Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli”. Ma Gesù non parla solo del suo sacrificio. Gesù parla soprattutto del fatto che, insegnare ad altri a non osservare ciò che lui dice e non osservarlo in primis, presuppone quella condanna che lui vorrebbe evitarci.
Non si scherza dunque con la vita di Dio, ma non si scherza con la vita eterna. Ognuno di noi da quando è al mondo ha iniziato il suo percorso verso l’eternità. Non saranno certo le prevaricazioni, i piaceri smodati, la mancanza di rispetto e di amore a donarci la gioia sempiterna che ci aspetterebbe se invece ci fermassimo a vivere nell’umiltà dei comandamenti di Gesù.