Arrivano i primi dissidi all’interno della maggioranza che bloccano le procedure legislative. In un momento di crisi come questo è l’ultima cosa di cui gli italiani hanno bisogno. Decreto sostegno 2021 bloccato e slitta, forse alla settimana prossima.
Il Consiglio dei ministri potrebbe dare il suo nulla osta la settimana prossima al Decreto Sostegno. Il decreto economico è un provvedimento permesso dai 32 miliardi stanziati dal bilancio ed era atteso per questa settimana. La posticipazione di qualche giorno, dunque, è causata anche per permettere di integrare nel testo le norme arrivate dai dicasteri. Il primo decreto economico che comprende anche il pacchetto di aiuti dei ristori, slitta di qualche giorno. Il punto principale che ha bloccato il decreto legge è la troppa somiglianza con i precedenti ristori. La maggioranza vuole ancora un po’ di tempo per rifletterci e discuterci, nel frattempo i cittadini aspettano.
Mentre si litiga nel governo, la protesta dei commercianti e delle imprese che attendono ancora, di nuovo come nell’era Conte. La nuova maxi maggioranza sembra non essere d’accordo su molti punti ma di tempo non ce n’è molto e la catastrofe economica va evitata, se si è ancora in tempo.
Servono ancora confronti all’interno della maxi-maggioranza per trovare la quadra per il nuovo sistema di finanziamenti ai cittadini colpiti dalla crisi a causa dell’emergenza sanitaria. Il nodo principale sono le attività che hanno subito catastrofiche perdite e la nuova maggioranza vuole evitare che questo nuovo provvedimento abbia troppo in comune con i ristori precedenti che poco hanno aiutato le imprese in difficoltà.
Decreto Sostegno slitta e le imprese attendono, ancora
Una delle questioni più importanti su cui non si riesce a trovare un’intesa sono i criteri di assegnazione dei ristori a fondo perduto. Da quanto stabilito questi indennizzi dovrebbero spettare alle attività con ricavi e compensi non superiori a 5 milioni di euro e con perdite minime del fatturato del 33%. Molti all’interno della maggioranza però ritengono questa restrizione troppo rigida. Si vorrebbe portare la soglia dei ristori a fondo perduto fino a 10 milioni di fatturato per non lasciare fuori troppe aziende come ad esempio le attività legate al turismo che normalmente superano ampiamente il limite dei 5 milioni.
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Altre incertezze riguardano la modalità dei ristori. I ristori possono essere erogati come contributo diretto oppure sotto forma di credito d’imposta. Il decreto prevede che l’importo deve essere calcolato in modo decrescente all’aumento del fatturato. Un altro punto che confermerà il decreto sarà l’esonero contributivo alternativo all’utilizzo della cassa covid per coloro che faranno rientrare i dipendenti a lavoro. Una buona notizia per chi attendeva con ansia la scadenza del blocco dei licenziamenti, questo in scadenza il 31 marzo dovrebbe essere prorogato fino al 30 giugno. D’altro canto, però, non è chiaro se tutti ne beneficeranno o sarà una misura selettiva.
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Il decreto Sostegno potrà rinviare anche la digital tax che dovrà essere versata entro il 16 maggio, inoltre le scadenze per le cartelle esattoriali verranno sospese fino a fine aprile. Inoltre, è prevista la rottamazione per le partite iva che nel 2020 hanno registrato una diminuzione del 33%. In questo mese arrivano anche il reddito di cittadinanza e la Naspi. Verranno rinnovati i congedi straordinari al 50% della retribuzione per i genitori con figli in DAD o quarantena.