Vaccino anti Covid, il rapporto dell’Aifa sulle reazioni avverse più comuni riscontrate in Italia. Il farmaco con la frequenza maggiore di episodi avversi è lo Pfizer: giunte meno segnalazioni per Moderna e AstraZeneca.
Continua, seppur a rilento, la campagna di vaccinazione contro il Covid-19 nel nostro Paese. Mentre si attende l’autorizzazione per il farmaco prodotto da Johnson & Johnson, al momento in Italia vengono somministrate le dosi di Pfizer, Moderna e AstraZeneca. Farmaci, questi, che stando agli ultimi dati raccolti dalla stessa Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), hanno dimostrato di provocare determinate reazioni avverse in alcuni pazienti.
Come illustrato nel Rapporto di farmacovigilanza sui vaccini Covid-19 pubblicato dall’Aifa, e riguardante i dati registrati nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza, si osserva infatti che fino al 26 febbraio, sono state valutate complessivamente 30.015 segnalazioni di eventi avversi ai vaccini contro il Covid-19 su un totale di 4.118.277 dosi somministrate – pari cioè a 729 segnalazioni ogni 100.000 dosi. Si tratta, viene sottolineato di casi non gravi per il 94% dei casi, fatto che conferma i “profili di sicurezza” già noti dei vaccini.
Le reazioni avverse più comuni: febbre, cefalea, nausea
Come si apprende dalla lettura del Report di Aifa, le segnalazioni di reazioni avverse al vaccino anti Covid-19 riguardano soprattutto il farmaco firmato Pfizer/BioNTech Comirnaty (96%). Si tratta, però, del farmaco al momento più utilizzato nel nostro Paese, a differenza del vaccino Moderna (1% delle segnalazioni totali) e di quello prodotto da AstraZeneca (3% delle segnalazioni). Per quanto riguarda l’età dei soggetti che hanno mostrato reazioni avverse, invece, la media si attesta ai 46 anni, “coerente con l’età media dei vaccinati, in gran parte operatori sanitari”.
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Sempre come viene spiegato nel rapporto, il 93,6% delle segnalazioni pervenute è comunque riferito a eventi non gravi, e si allinea alle informazioni incluse nel Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto dei vaccini. Si tratta per lo più di stati febbrili, mal di testa, dolori muscolari o articolari, dolore in sede di iniezione, brividi e nausea. Episodi, questi, che insorgono per lo più lo stesso giorno della vaccinazione o il giorno successivo.
Le reazioni più gravi
Oltre ad episodi di lieve entità, tuttavia, sono giunte anche delle segnalazioni di reazioni avverse gravi. Nel report viene comunque sottolineato che si tratta del 6,1% dei casi, per i quali sono già in corso le valutazioni del nesso causale con le vaccinazioni. I dati parlano comunque di un tasso di 44 eventi gravi ogni 100.000 dosi somministrate, a prescindere dal tipo di farmaco somministrato al paziente. L’Aifa però rassicura: si tratta di un quadro “coerente con i risultati degli studi clinici e indicativo della speciale attenzione dedicata a questa vaccinazione”.
Online il secondo Rapporto #AIFA sulla sorveglianza dei #vaccini #COVID19
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