Il PD crolla nei sondaggi, dopo l’addio come segretario di Nicola Zingaretti che ha determinato il crollo dei democratici.
Nicola Zingaretti dice addio e con lui se ne va tutto il partito, come un effetto domino che, dopo il crollo della prima pedina, ha trascinato verso l’abisso tutte le altre. Il castello è crollato, aggiungerei inaspettatamente. Basti pensare che i democratici avevano un ruolo fondamentale durante il Conte2 e che il partito era uno dei più forti almeno nell’ala del centrosinistra. Dopo le dimissioni di Nicola Zingaretti, però, qualcosa è cambiato. Secondo un sondaggio di Swg dell’ 8 marzo realizzato per Tg La7, in forte ascesa ci sarebbe il M5S che, dopo il caos scoppiato dopo il crollo del Conte2, sarebbe ora il secondo partito dietro la Lega. Crolla invece il PD, scavalcato da Fratelli d’Italia.
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Le critiche interne nel partito hanno spinto Nicola Zingaretti a dimettersi in un momento già di caos. Ma il segretario sembrava godere di apprezzamenti e, venuto meno lui, è caduto tutto il partito. Zingaretti si sarebbe dimesso per essere riconfermato e intanto tutto il partito, si sarebbe riunito attorno a lui per cercare di trovare una via insieme. D’altra parte le voci che insistono su Giuseppe Conte come nuovo capo politico del M5s ha permesso al partito di aumentare nelle preferenze. Viceversa, il PD soffre le dimissioni; il partito è in forte calo e ormai quarta forza politica del Paese.
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Secondo il sondaggio, le cose non vanno meglio per Italia Viva, sempre più lontana dalla soglia di sbarramento del 3%. In crescita invece Sinistra Italiana al pari dei Verdi e di Articolo 1-MDP. Nel centrodestra, segno positivo per Lega e Forza Italia, mentre Fratelli d’Italia è invece in leggera flessione. Scavalcato dal Movimento 5 Stelle, il partito di Giorgia Meloni resta comunque il terzo partito del Paese in virtù del crollo del PD. In calo Azione con il partito di Carlo Calenda che comunque al momento sarebbe sempre oltre la soglia di sbarramento del 3%. Sale anche +Europa, che ora non sarebbe troppo distante da Italia Viva ma, se i numeri restassero tali, al momento il partito di Matteo Renzi resterebbe fuori dal Parlamento.