Proseguono le operazioni di insediamento del presidente americano Joe Biden che ha nominato due generali donne
Una nomina attesa, per certi versi annunciata. Proseguono le operazioni volutamente mediatiche di Joe Biden in tutta una serie di iniziative che stanno cercando di imporre il nuovo presidente all’elettorato americano come l’uomo della riconciliazione.
Biden e le generali
Nel giorno dell’8 marzo, che Joe Biden ha ricordato in numerosi discorsi ufficiali come ‘una giornata di festa per tutti gli americani e non solo per le donne’, il presidente americano, che da due mesi si è insediato alla Casa Bianca, ha firmato un decreto con il quale ha nominato due donne generali a quattro stelle.
Si tratta di Jacqueline Van Ovost, scelta per comandare lo Us
Transportation Command, una delle unità militari strategicamente fondamentali in ambito logistico, e Laura Richardson. La nomina di Van Ovost sarebbe stata una delle richieste della vice presidente Kamala Harris.
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Van Ovost e Richardson
Proprio la nomina di Richardson, che guiderà lo US Southern Command, risulta essere molto significativo da un punti di vista militare. Il Southern Command infatti è la struttura militare statunitense di punta che viene impegnata nelle missioni in Sud America. Molto attiva nella lotta al traffico di droga, in prima linea nella guerra ai Narcos che negli anni scorsi era stata spesso argomento di discussione e di qualche preoccupazione per Bill Clinton e per Barack Obama.
Le nomine, tuttavia, non sono ufficiali. La prassi prevede adesso l’approvazione da parte delle autorità militari. Cifficilmente ci sarà un veto su scelte di Biden che è anche il Comandante in Capo delle Forze Armate.
Van Ovost e Richardson diventeranno così la seconda e terza donna della storia americana a ricoprire il ruolo di ‘Combatant commander’, ovvero alla guida un comando militare operativo.