Scuola: da oggi in Dad due alunni su tre, pari a 5,7 milioni. Ma la situazione potrebbe peggiorare e raggiungere il 90%. Studenti e comitati organizzano manifestazioni di protesta. La situazione regione per regione
Da oggi gli studenti in didattica a distanza sono quasi sei milioni: 5,7 milioni per la precisione, ovvero due su tre. E la situazione potrebbe peggiorare. Secondo alcune proiezioni, infatti, nove studenti italiani su dieci, il 90,1% dei quasi 8,5 milioni di alunni iscritti nelle scuole statali e paritarie, nei prossimi giorni rischiano di finire in Dad con 7,6 milioni di ragazzi che resterebbero a casa.
Intanto, protestano comitati di genitori e docenti e studenti da Nord a Sud. Oggi presìdi, lezioni in piazza e striscioni sui portoni delle scuole e alle finestre delle case sono stati organizzati dal Comitato Priorità alla Scuola. Questa mattina a Torino le studentesse anti-Dad Anita, Lisa e Maia saranno in piazza Castello, davanti agli uffici torinesi della Regione Piemonte.
In Lombardia restano aperti solo i nidi. Tutte le altre scuole, università comprese, restano chiuse fino al 14 marzo per un’ordinanza del governatore Fontana che ha esteso la zona arancione scuro a tutta la regione. In Veneto, da lunedì 8 marzo arancione, le scuole restano aperte con Dad al 50%. Scatta in Piemonte l’arancione rinforzato: in 20 distretti su 38 la Dad sarà al 100%. Negli altri, tra cui la città di Torino, è prevista dalla seconda media. L’Emilia-Romagna, arancione, prevede scuola in presenza con le superiori al 50%. La provincia di Reggio Emilia è arancione scuro, con Dad dalle elementari in su. Nelle zone rosse (provincia di Modena, Bologna, Rimini, Ravenna, Forlì-Cesena) saranno in Dad tutte le scuole, anche i servizi per l’infanzia. Le eccezioni alla Dad saranno per gli alunni disabili e i laboratori necessari.
In Friuli-Venezia Giulia, arancione dall’8 marzo, in base a un’ordinanza del governatore Fedriga, resteranno a casa gli studenti di scuole medie, superiori e università. Il provvedimento è invece già in vigore da ieri per le aree di Gorizia e Udine, province per le quali lo stesso Fedriga aveva già disposto la zona arancione (da ieri). In Calabria – che è in fascia gialla – da oggi per due settimane le scuole di ogni ordine e resteranno chiuse per un’ordinanza del presidente Spirlì che prevede l’attivazione della Dad. Restano aperti solo i nidi. In Basilicata, che è zona rossa, restano chiuse le scuole di ogni ordine e grado almeno fino al 14 marzo. Anche in Campania, che da lunedì 8 marzo è rossa, tutti in Dad, università comprese.
Nonostante la Sardegna sia in zona bianca, da lunedì scorso il presidente Solinas, attraverso un’ordinanza, mantiene misure restrittive per le scuole superiori con ritorno in presenza dall’attuale 50% a un massimo di 75%. Le università, invece possono predisporre lezioni in Dad o in presenza. Restano chiuse le scuole in alcuni comuni in lockdown. Da oggi e per tutta la settimana chiuse le scuole di 40 dei 273 comuni della Toscana. La chiusura è stata disposta per 15 comuni da ordinanza del governatore Giani. Ci sono poi 20 comuni della provincia di Pistoia e i comuni di Cecina (Livorno) e Castellina Marittima (Pisa) dove è automatica in quanto zone rosse. Ad Arezzo restano aperti asili nido e materne, chiuse tutte le altre. A Follonica (Grosseto), chiuse superiori e medie.
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Dall’8 marzo in Liguria tutte le superiori sono in Dad, secondo quanto stabilisce un ordinanza del presidente Toti. In Valle d’Aosta, fascia gialla, tutte le scuole restano aperte. Per le superiori è previsto l’ingresso in classe solo di una percentuale di alunni mentre gli altri sono in Dad. In Alto Adige le scuole elementari sono aperte con didattica in presenza, medie e superiori a distanza. In Trentino – arancione – le scuole restano aperte, dai nidi alle medie, e alle superiori le lezioni continuano in presenza al 50%, secondo un’ordinanza del presidente Fugatti. Andranno a scuola anche gli studenti di Giovo, zona rossa.
In Umbria, che è arancione, proseguirà fino al 21 marzo la Dad per tutte le scuole primarie e secondarie di Perugia. In provincia di Terni le secondarie di secondo grado saranno in presenza al 50%. Scuole chiuse a Orvieto, per un’ordinanza del sindaco. Dad al 100% in Puglia fino al 14 marzo, eccezioni per i disabili. Nel Lazio, che è in zona gialla, scuole in presenza fino alle medie, dalle superiori si alterna tra Dad e presenza. Fa eccezione Frosinone, da lunedì 8 marzo zona rossa, dove le scuole saranno tutte chiuse.
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Nelle Marche, ad Ancona e Macerata Dal al 100%. A Pesaro Urbino, Fermo e Ascoli Piceno Dad alle scuole medie inferiori e superiori; a Sant’Elpidio a Mare (Fermo) il sindaco ha però chiuso anche nidi e scuole dell’infanzia. La Sicilia resta gialla, ma in 12 comuni dall’8 al 13 marzo le scuole saranno chiuse per ordine del governatore Musumeci. Negli altri comuni lezioni al 50%. Infine, in Abruzzo le scuole resteranno in Dad fino al 14 marzo, così come in Molise.
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