Il detto dice: “purché se ne parli” e cade ad hoc anche per questa edizione, ormai conclusa, di Sanremo 2021 dove, spenti i riflettori del Teatro Ariston, continuano le polemiche. Questa volta a puntare il dito contro, soprattutto, i quadri di Achille Lauro sono gli esorcisti. Cos’è successo?
L’ospite fisso della kermesse canora della città dei fiori è stato il ‘discutibile’ cantante Achille Lauro: discutibile perché con i suoi travestimenti, come sempre, ha fatto parlare di se, nel bene e nel male. In ogni caso, il cantante oltre le sue bellissime canzoni, ha usato il Teatro dell’Ariston come la tela ed ha riproposto ogni sera un quadro vivente per lanciare dei messaggi di profondità e spessore.
Tra i vari quadri proposti durante le serate del Festival di Sanremo, Achille Lauro, con l’aiuto del co-conduttore Fiorello, ha portato in scena una rappresentazione molto interessante: il cantante, con un abito total white, incarna un angelo mentre il mattatore si presta con un abito tutto nero, le labbra dipinte di nero ed una corona di spine. Questa rappresentazione, però, è entrata nel vortice delle polemiche.
Sanremo 2021: le polemiche degli esorcisti
Achille Lauro nel suo quadro insieme a Fiorello rappresenta il bene e il male, la luce del bianco e le tenebre del nero. Lo showman indossa una croce di spine, proprio come quella che si dice essere stata indossata da Gesù.
Vestito di piume bianche, Achille Lauro scende la scalinata del Festival sulle note dell’Inno di Mameli con la bandiera tricolore sulle spalle. Ad aspettarlo in fondo il suo ‘socio’ Boss Doms. A quel punto era partita la marcia nuziale e i due si sono baciati a centro palco. Poi il brano Me ne frego, con il quale ha partecipato al Festival nel 2020 e a seguire Rolls Royce riprodotto nel 2019.
Conclusa l’esibizione, il mattatore ha continuato il suo show: mentre Achille Lauro ha abbandonato il palcoscenico, Fiorello è rimasto pietrificato ed ha detto ad Amadeus: “Sono un quadro, non posso muovermi“ suscitando l’ilarità di tutti e così è stato portato via di peso.
Tutti hanno sorriso tranne gli esorcisti che sono insorti contro questo quadro. Cos’è successo?
Gli esorcisti: “Vilipendio verso la fede cattolica”
L’associazione degli esorcisti non perdona il quadro messo in scena da Achille Lauro e Fiorello e motiva nel dettaglio il perché della loro polemica. In primis sottolineano che le performance hanno leso la sensibilità dei credenti: “Sul palco dell’Ariston si è raggiunto un livello di dissacrazione, di blasfemia e di vilipendio della fede cattolica davvero inaccettabile”.
Gli esorcisti hanno visto in questa rappresentazione trasgressione estrema del ‘godimento’, il tutto veicolato da immagini, simboli e testi dove al sacro, e addirittura ad un ‘finto sentimento religioso’ che si mischia il demoniaco. A questo, sempre secondo l’associazione, si aggiungono travestimenti dissacranti che scimmiottano i contenuti, tra i più sacri della fede Cattolica, come per esempio la corona di spine di Cristo, il suo Sacro Cuore e la stessa Vergine Maria.
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Per l’Associazione, il quadro di Lauro aveva il compito di ferire, offendere e oltraggiare “volutamente il sentimento cattolico di chi vive la sua fede senza ricorrere a strategie di odio e di offesa nel difenderla. Una modalità meschina, cinica, e crudele di strumentalizzare la fede cristiana con i suoi contenuti universali per fare spettacolo” queste le dure parole degli esorcisti.