Shock a Gravina: profanate le tombe dei fratellini Ciccio e Tore Pappalardi

Una notizia che ha sconvolto la comunità di Gravina: pochi giorni fa sono state profanate le tombe dei fratellini Ciccio e Tore Pappalardi, morti tragicamente nel 2006. Il sindaco: “Un’offesa alla famiglia e alla città intera”.

profanate tombe Ciccio Tore Pappalardi - meteoweek-
profanate le tombe di Ciccio Tore Pappalardi – meteoweek.com

Un gesto vigliacco, quello perpetrato ai danni delle tombe Ciccio e Tore, i fratellini di Gravina. Profanato il luogo in cui riposano, la denuncia è arrivata dal papà e dal sindaco della città. Mani “ignote” avrebbero infatti forzato la cappella e scardinato le lastre in vetro che ricoprono le tombe dei due piccolini morti tragicamente nel 2006. “Una profanazione grave, che suscita sdegno e apre la via ad un interrogativo inquietante: perché?“, si domanda il primo cittadino di Gravina.

Non è sazia “la fame di dolore degli sciacalli”

tombe tore e ciccio pappalardi - meteoweek
le tombe profanate di Tore e Ciccio Pappalardi – meteoweek.com

Come denunciato su Facebook dal sindaco di Gravina in Puglia, Alessio Valente, pochi giorni fa “mani ignote ma esperte hanno forzato l’ingresso della cappella cimiteriale in cui riposano” i fratellini Ciccio e Tore Pappalardi “ed hanno scardinato le lastre di vetro che ricoprono le tombe”. Francesco e Salvatore, rispettivamente di 13 e 11 anni, scomparvero a Gravina il 5 giugno del 2006, e i loro corpi vennero ritrovati venti mesi dopo abbandonati in una cisterna di una masseria. Una tragica fatalità, forse, un epilogo di un gioco finito in tragedia. Una storia, questa, che non ha saziato “la fame di dolore degli sciacalli” – accusa il sindaco.

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A rendere nota la notizia è stato il padre dei due fratellini. “Me ne ha voluto parlare con la voce rotta dalla sofferenza“, ha spiegato Valente. Filippo, però, è comunque “fiducioso che le istituzioni, anche attraverso il sindaco, e naturalmente attraverso le forze dell’ordine e la magistratura, possano aiutare a far luce su quanto accaduto, sui motivi di tanto odio vigliacco”.

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“Ho ascoltato con attenzione e con commozione le parole di Filippo ed ho voluto esprimergli tutta la mia vicinanza. Una profanazione grave, che suscita sdegno e apre la via ad un interrogativo inquietante: perché?”, ha poi proseguito il primo cittadino. Concludendo il suo post su Facebook con un importante messaggio: “Un gesto del genere, che è come sale su una ferita mai rimarginata, è un’offesa non solo ad una famiglia che piange i suoi bambini, ma ad una città intera, che forse con quella triste vicenda non ha ancora fatto del tutto i conti. Ed è forse ora di fermarsi a riflettere, nel nome della verità”.

 

Ciccio e Tore, Francesco e Salvatore Pappalardi. La loro tragica storia non basta a saziare la fame di dolore degli…

Pubblicato da Alesio Valente su Domenica 7 marzo 2021

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