Povia, gli auguri per la Festa della Donna scandalizzano il web: “Roba da Medioevo”

L’8 marzo è la Giornata internazionale dei diritti della donna e, molti personaggi del mondo della musica e dello spettacolo, stanno rivolgendo il loro pensiero al mondo femminile. Tra i tanti messaggi che invitano alla parità di diritti, alla celebrazione della donne tutto l’anno e alla fine dei femminicidi, quello del cantante Giuseppe Povia ha scatenato le polemiche della rete.

Già finito al centro della polemica per alcune dichiarazioni che lo hanno bollato come omofobo e razzista, il cantante Giuseppe Povia ha sempre tentato di allontanarsi da certe etichette, giustificando alcuni suoi interventi in tv. Ultimo, in ordine cronologico, quello nel salotto di Caterina Balivo, quando Povia si lasciò scappare un’esternazione che scatenò l’ira della conduttrice.

“Mi piace fare le pulizie. Pulisco, tolgo la polvere, sono un gay mancato”, disse lui in collegamento con Rai 1, mentre la Balivo strabuzzava gli occhi e tuonava: “Quando l’autore mi ha fatto capire cosa ha detto, ho detto che era una cretinata. Cretinata è la parola più televisiva che si possa dire, perché se fossi a casa ti direi tutt’altro. È una battuta che non fa ridere nessuno, fa solo arrabbiare”. Povia si giustificò per quello scivolone ritenendo di non aver detto nulla di male, ma le sue parole fecero il giro della rete e venne travolto dalle polemiche.

Povia sulla Festa della donna

Nelle ultime ore, però, il nome di Povia è tornato a fare capolino in rete dopo il post pubblicato sulla sua bacheca Instagram in cui rivolge un pensiero alle donne in occasione dell’8 marzo.

Un pensiero apparentemente gentile, che però si è trasformato in motivo di nuova polemica : le sue dichiarazioni hanno lasciato perplessi – uomini e donne – soprattutto per il ritratto che il cantante ha fatto della donna in generale.

“Auguri donna che non rinneghi di essere donna”, inizia così il pensiero di Povia lasciando intendere che le sue saranno parole pronte ad infiammare il web.

“Auguri alla donna che sa che senza lei non esisterebbe umanità. Nessuna donna nessuna Vita. Auguri alla donna che sa che la maternità appartiene solo a lei”, ha continuato a scrivere lui dando il via alla polemica da parte delle coppie gay che si battono per l’adozione dei bambini.

Ma non è tutto. “Auguri alla donna che ha pazienza, amore e cura – si legge ancora nel suo post – . Che non conosce ostacoli, che ama incondizionatamente, che sa cosa vuole un uomo e lo accontenta come solo lei può fare”.

“Che nonostante la carica manageriale o politica, non diventa arida e insensibile. Che non si umilia davanti al potere – ha aggiunto Povia, mentre la sua bacheca iniziava a riempirsi di commenti polemici – . Auguri alla donna che sa guardarti, che conduce il gioco, che non è scema, viziata, noiosa e capricciosa”.

“Auguri alla donna bambina e alla donna severa. Brigham Young ha detto ‘se educhi un uomo, educhi un uomo, se educhi una donna educhi una generazione’. Auguri donna che non rinneghi di essere donna. Il resto è propaganda. Ps: auguri anche alla donna musulmana che sopporta ancora il versetto 4:34 del corano”, ha concluso Povia.

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Il web in rivolta contro Povia

Le parole di Povia per la Festa della donna hanno fatto strabuzzare gli occhi al web.

Gli utenti di Instagram non sono riusciti a rimanere in silenzio davanti a certe dichiarazioni – fuori luogo e fuori tempo – che descrivono la donna come se fosse solo l’angelo del focolare, in barba a tutte le lotte degli ultimi anni.

“Dal medioevo è tutto”, “Tutto bene? Quindi le donne che non possono essere madri non sono abbastanza donne? Le donne musulmane valgono meno delle donne atee o cristiane? Auguri alla donna che accontenta l’uomo come solo lei può fare? Come se un uomo non potesse accontentare un altro uomo e come se la donna dovesse per forza accontentare un uomo”, hanno sbottato sui social, “Rileggi ciò che scrivi e usa il cervello Povia che tua mamma te l’ha donato ma sembra che tu non ne faccia tanto uso”, “Fin quando ci saranno uomini che partoriscono certe baggianate sull’educazione femminile e sull’identità della donna solo in base a come accontenta il suo uomo e come educa i figli…non ci sarà mai giornata degna di celebrarne i diritti. Buon medioevo anche a lei…”, hanno continuato a polemizzare.