É drammatico ma ancora provvisorio il bilancio delle violentissime esplosioni avvenute in una base militare in Guinea equatoriale: si tratta di un incidente
Quattro deflagrazioni violentissime che hanno squarciato l’aria di Bata, la città più popolosa della Guinea Equatoriale facendo riversare in piazza migliaia di persone in un clima di autentico terrore. Si temeva un terremoto, poi si era addirittura sparsa la voce di un bombardamento o di un grave attentato.
Guinea, si contano i morti
In realtà è stato un incidente drammatico sulle cui cause si sta ancora cercando di indagare. Secondo il presidente della repubblica della Guinea Equatoriale, Teodoro Obiang Nguema, politico che da ormai oltre 42 anni guida il paese con metodi non molto democratici in un regime paramilitare, alla base della tragedia ci sarebbe un fuoco acceso da alcuni contadini che stavano cercando di ripulire delle sterpaglie. Le fiamme si sarebbero estese fino a raggiungere un grande deposito di armi e munizioni che sarebbe saltato per aria.
LEGGI ANCHE > Muore tragicamente Olivier Dassault, re dell’industria aeronautica francese
Tra le vittime tanti bambini
La prima esplosione sarebbe stata la più violenta. A questa sarebbe seguito un violentissimo incendio che ha innescato altre tre esplosioni altrettanto violente. Il bilancio, al momento del tutto provvisorio è di 20 morti e non meno di 600 feriti alcuni dei quali in condizioni disperate per via delle ustioni. Un dispaccio ufficiale del governo guineano parla anche di un imprecisato numero di dispersi.
Di ora in ora si raccolgono dalle macerie ferite e nuovi vittime. Le abitazioni seriamente danneggiate da altre esplosioni sarebbe molte: il clima in tutta la città è ovviamente di grande tensione. Bata è la città più popolosa, quasi un milione di persone, in un paese poverissimo che conta in tutto poco meno di un milione e mezzi di abitanti.