Centrodestra domina i sondaggi, dalla maggioranza e dall’opposizione. Dov’è la sinistra?

Nonostante la scissione – benchè sia momentanea – della coalizione del centrodestra, i sondaggi parlano chiaro. In testa rimane la Lega e Giorgia Meloni, unica all’opposizione, cavalca verso la vetta a spese dei giallorossi.

I sondaggi mostrano la Lega sempre in vetta. Nonostante un cambio di rotta di Matteo Salvini su alcuni temi aprendo le braccia all’Europa, il Carroccio rimane primo partito d’Italia. Il margine che lo separa dal secondo partito, il Pd è anche sostanzioso. Il Pd, infatti, continua a calare secondo i sondaggi che portano il partito al 18,3% in lotta per il posto con Fratelli d’Italia al 17,6%. La situazione degli ultimi giorni ha peggiorato lo stato in cui si trovavano i dem che già navigava in acque tormentate. Ma la dichiarazione di Nicola Zingaretti non ha fatto altro che far calare i sondaggi del partito democratico. Ad approfittare di tutte queste tribolazioni interne è il Fratelli d’Italia.

Il partito della Meloni è rimasto l’unico all’opposizione e sta percorrendo la sua strada in scalata verso la vetta dei sondaggi mentre gli altri partiti, compresi i suoi alleati, sono impegnati nei compromessi con il nuovo governo e i nuovi compagni di maggioranza. Sempre più giù si trova il Movimento 5 Stelle che tra scissionisti e dissidenti, espulsi e delusi sta attraversando la crisi di identità più grande dalla sua nascita. Ma la cosa più grave è forse il tradimento a certi valori che una parte di elettorato non potrà più perdonare, e questo si evince dai sondaggi. L’unica salvezza per i grillini potrà arrivare dal salvatore Giuseppe Conte per cui tutta la base governativa spera. Con l’ex premier come capo politico il Movimento potrà recuperare nelle intenzioni di voto degli italiani ma questo non è ancora una certezza.

I sondaggi mostrano il dominio del centrodestra, ma la sinistra dov’è?

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Al momento, ciò che è certo è che Giorgia Meloni si è confermata terza forze politica del Paese e sembra voler continuare a staccare e tenere a debita distanza i pentastellati. Se la sua corsa continua così potrebbe a stretto giro agguantare anche il Pd se non riprenderà in mano le sue sorti. I dem attendono con ansia l’assemblea del 13 marzo e sperano che questo potrà aiutare a dare una direzione al partito e contrastare così l’ascesa di Fratelli d’Italia e scongiurare l’indiscusso dominio del centrodestra. Cresce anche Forza Italia, il partito di Berlusconi dall’entrata in questo governo ha guadagnato percentuale e si assesta sul 10,5%.

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Tutti gli altri partiti minori tra cui Azione, Sinistra Italiana, Italia Viva e +Europa, tutti partiti di sinistra si trovano tra il 3,6% e il 2,2%. Questa situazione mette in una condizione subalterna della sinistra all’interno della maggioranza e del Parlamento stesso. La sinistra dei piccoli partiti è troppo debole, la sinistra del Pd, l’unica su cui si poteva far affidamento crolla tra le sue stessa mura e anche nei sondaggi e il M5S, annoverato tra le sinistre ma non completamente afferente ad un ideale di sinistra, si sfalda e si perde. Sembra aver perso l’orientamento o perso gli ideali su cui contare, fatto sta che la sinistra non c’è, rimane una pallida ombra e i sondaggi mostrano il divario tra la sinistra che crolla a picco e la destra che avanza e vola.

 

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