Patrizia C., fermata dai carabinieri con ipotesi di omicidio volontario ai danni della figlia, aveva denunciato 3 volte l’ex marito
I carabinieri hanno fermato Patrizia C., 41 anni, con ipotesi di omicidio volontario ai danni della figlia di 2 anni. I militari hanno trovato la piccola deceduta nel letto accanto alla madre, a Cisliano (Milano). La madre della bambina aveva denunciato il marito tre volte, come conferma la Procura di Pavia. Lei e suo marito si erano separati ed era nel vortice di una serie di denunce e controdenunce.
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Intanto domani si eseguirà l’autopsia sul cadavere della piccola Edith, per chiarire come sia morta esattamente la bambina. Si ipotizza la morte per soffocamento, perché non c’erano evidenti segni di violenza. La madre aveva delle ferite alle braccia che si suppone si sia procurato con un’arma da taglio.
La denuncia per maltrattamenti
Secondo quanto riportato dagli investigatori, nelle denunce contro l’ex marito, la donna lamentava maltrattamenti, liti, insulti, ma da alcune indiscrezioni per due denunce gli episodi non sarebbero stati tali da profilarsi nettamente reati. La terza denuncia sarebbe invece più chiara ma sul contenuto gli inquirenti mantengono massimo riserbo.
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Gli inquirenti stanno esaminando anche un post scritto dalla donna qualche ora prima della tragedia, in cui parla dei comportamenti non rispettosi e violenti dell’ex marito, accusando forze dell’ordine e Procura di aver ridicolizzato una storia di “abusi e violenze”. Su una parte del post si legge:«Una bella persona non insulta moglie e bambini NO. Una bella persona non tradisce la sua compagna NO. Una bella persona non si sposta durante le ore di lavoro per comodi personali (tradimenti e compagnia bella) ed invece non è mai presente con la sua famiglia NO. UNA BELLA PERSONA NON PERCUOTE E PICCHIA NESSUNO…Le belle persone accompagnano con amore e stima i propri cari.
Usa calma e parole positive. È accanto nei momenti difficili. Protegge i propri cari. Queste sono le belle persone. Caro marito vai a denunciami ancora per calunnia e diffamazione. Denunciami ancora per sequestro di minore. Édith è la mia bambina. Non vi è alcuna calunnia. Purtroppo è vita reale. Un’altra bella persona libera di continuare ad esserlo. Grazie alle forze dell’ordine e alla procura di Pavia per aver ridicolizzato una storia di abusi e violenze in maniera errata. Denunciate donne. Siete comunque giudicate da un mondo omertoso a coprire gli orrori. Solo da morte verrete chiamate vittime. Altrimenti siete solo delle povere pazze».