La ragazzina 13 che denunciò Samuel Paty per averla fatta uscire dalla classe, in quanto musulmana, prima di mostrare le caricature di Charlie Hebdo, disse una bugia.
Quella bugia fu l’origine della bufera che si scatenò negli ambienti radicalizzati e che sfociò nella decapitazione del professore ad opera di un terrorista di origine cecena, lei la raccontò al padre perché non voleva confessargli che in classe non ci aveva neppure messo piede, come molte altre volte. Lo riporta Le Parisienne sulla base delle deposizioni rilasciate dalla giovane alla polizia.