In un clima reso più teso dai tempi delle vaccinazioni Covid che si stanno allungando Vienna ospita una grande protesta che registra scontri con la polizia
La situazione in Austria è tutt’altro che tranquilla per quanto riguarda il Covid. Le vaccinazioni proseguono a rilento, il ritmo non è ritenuto adeguato secondo i politici nazionali ma anche secondo le associazioni e i sindacati.
Covid, tensione in Austria
Una situazione talmente problematica che, qualche giorno fa, il governo austriaco ha ipotizzato l’idea di uscire dal programma dell’Unione Europea per la campagna vaccinale iniziando a produrre per conto proprio le dosi insieme ad altri paesi.
A denti stretti il presidente dell’UE Ursula Von Der Leyen aveva accettato la decisione dell’Austria, condivisa per altro anche dalla Danimarca, definendolo ‘condivisibile e coerente’.
Una scelta che adesso potrebbe essere assunta anche da altri paesi. Già si parla di una sorta di consorzio con Israele, il paese che più di ogni altro ha avuto successo nella sua campagna vaccinale.
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Scontri e arresti a Vienna
Ieri intanto si sono registrati incidenti a Vienna nel corso di una grande manifestazione. Migliaia di persone sono scese in piazza per protestare contro le misure anti Covid. Pochissime le mascherine. Quasi nessuno dei presenti ha rispettato le norme per il distanziamento. Secondo la polizia i presenti erano solo poche centinaia ma, secondo alcuni osservatori esterni, in particolare i giornalisti delle TV nazionali che hanno seguito tutte le fasi della protesta, gli aderenti alla manifestazioni sarebbero stati non meno di cinquemila.
Ci sono state anche parecchie momenti di pensione soprattutto nei pressi del Prater, il gigantesco parco che si trova nel cuore della città a due passi dalle sponde del Danubio. Ci sono stati scontri e numerosi arresti.
Nella giornata di ieri ci sono state altre manifestazioni con qualche momento di tensione anche a Praga e a Berlino.