L’esponente dell’UdC chiede di vaccinare prima i senatori. E persino in Sicilia, nel Parlamento regionale, il presidente dell’Assemblea è d’accordo.
Il vaccino prima ai parlamentari in quanto “categoria a rischio“. La richiesta, sebbene incomprensibile, trova appoggio bipartisan nel mondo della politica. La prima a chiederlo è la senatrice dell’UdC Paola Binetti: “Tenendo conto che ci sono stati diversi casi in Senato e vista l’età significativa dei senatori, dei loro viaggi per l’Italia, degli incontri che tengono in virtù del loro ruolo, e della loro funzione principale, cioè il voto, chiedo al ministro della Salute Roberto Speranza quando ritiene che arrivi il momento opportuno per vaccinare i senatori“. La pretesa della Binetti arriva addirittura in un’interrogazione a risposta orale con carattere d’urgenza. Un appello firmato da molti colleghi di vari schieramenti.
La richiesta non è una iniziativa isolata da parte della senatrice, da giorni alcuni senatori stanno facendo pressioni sul direttore del polo sanitario di Palazzo Madama, Federico Marini, per chiedere di essere inseriti nelle categorie a rischio e ricevere dunque prima il vaccino. Mentre i contagi salgono e ogni giorno si registrano non meno di trecento morti.
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Prova a frenare il M5S. “Riteniamo corretto rispettare quanto stabilito da chi è preposto a gestire la salute pubblica e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Confidiamo nella corretta gestione del piano vaccinale nella convinzione che i parlamentari, come tutti i cittadini, debbano attenersi alle indicazioni previste dai protocolli” scrivono in una nota la presidente della Commissione Lavoro del Senato Susy Matrisciano e la capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Commissione Igiene e Sanità Elisa Pirro.
Ma a quanto pare l’idea non vale solo per i parlamentari nazionali. In Sicilia arriva la richiesta all’assessorato regionale da parte del Presidente dell’Assemblea regionale Gianfranco Miccichè di assegnare la somministrazione ai deputati e ai dipendenti dell’Ars, scavalcando le altre categorie. Proposta che trova l’unanimità di tutti i partiti. “Considero pretestuosi gli attacchi rivolti al presidente dell’Ars, che ha posto solo una questione di buonsenso – osserva il dem Giuseppe Arancio, componente della commissione Sanità regionale – perché se si pone il tema di poter prevedere la vaccinazione anche per i parlamentari, si deve per forza gridare allo scandalo o a presunti ‘privilegi’?”.
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