Reddito di cittadinanza, la Guardia di Finanza di Rovigo controlla 673 percettori e denuncia 239 stranieri. Esposti alle Procure di 17 province italiane
La Guardia di Finanza di Rovigo ha denunciato 239 persone per aver percepito illegalmente il Reddito di cittadinanza. Le indagini, svolte con il supporto dell’Inps, sono iniziate a dicembre, quando i finanzieri di Occhiobello hanno bloccato un tentativo fraudolento di riscuotere il Rdc da parte di 23 persone provenienti dalla Romania.
Queste, infatti, avevano presentato le domande per ottenerlo e con il pin ottenuto si erano recate presso l’ufficio postale per ricevere e attivare le card elettroniche prepagate e, quindi, poter incassare le somme accreditate. Tutte le persone individuate non avevano titolo a ricevere il beneficio richiesto in quanto risultate prive del requisito di residenza.
Visto il metodo utilizzato, è sorto il sospetto che il fenomeno non fosse isolato ma che, invece, potesse rappresentare un sistema diffuso visto che tutta la procedura di richiesta poggiava su autocertificazioni e pochi elementi certi. I finanzieri hanno così scoperto che molte persone avevano replicato il comportamento illecito numerose volte in tutta Italia. Le Fiamme Giallo hanno appurato, infatti, che una vasta platea di persone, tutte straniere, aveva presentato domanda e aveva potuto accedere illecitamente al sussidio.
LEGGI ANCHE: Inchiesta GdF sulle forniture di mascherine: 3 arresti, sequestri per 22 milioni
La GdF ha infine scoperto che delle 673 persone controllate, ben 239 non possedevano il requisito dell’effettiva residenza in Italia. Per tali ragioni, sono state tutte denunciate alle Procure di 17 province diverse. Si tratta di Milano, Napoli, Roma, Cosenza, Lodi, Bari, Torino, Pavia, Massa, Agrigento, Foggia, Genova, Vercelli, Pisa, Latina, Imperia e Rovigo.