Chi si sarà umiliato sarà esaltato, e chi si esalterà sarà da Dio umiliato. Sta a Dio, infatti, definire la la grandezza di un uomo.
“Conserva la luce ai miei occhi, o Signore,
perché non mi sorprenda il sonno della morte
e il mio nemico non dica: l’ho vinto!”. (Cfr. Sal 12,4-5)
Imparate a fare il bene, cercate la giustizia.
Dal libro del profeta Isaìa
Is 1,10.16-20
Ascoltate la parola del Signore, capi di Sòdoma; prestate orecchio all’insegnamento del nostro Dio, popolo di Gomorra! «Lavatevi, purificatevi, allontanate dai miei occhi il male delle vostre azioni. Cessate di fare il male, imparate a fare il bene, cercate la giustizia, soccorrete l’oppresso, rendete giustizia all’orfano, difendete la causa della vedova». «Su, venite e discutiamo – dice il Signore. Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve. Se fossero rossi come porpora, diventeranno come lana. Se sarete docili e ascolterete, mangerete i frutti della terra. Ma se vi ostinate e vi ribellate, sarete divorati dalla spada, perché la bocca del Signore ha parlato».
Parola di Dio
Salmo Responsoriale – Dal Sal 49 (50)
R. A chi cammina per la retta via mostrerò la salvezza di Dio.
Non ti rimprovero per i tuoi sacrifici,
i tuoi olocàusti mi stanno sempre davanti.
Non prenderò vitelli dalla tua casa
né capri dai tuoi ovili. R.
Perché vai ripetendo i miei decreti
e hai sempre in bocca la mia alleanza,
tu che hai in odio la disciplina
e le mie parole ti getti alle spalle? R.
Hai fatto questo e io dovrei tacere?
Forse credevi che io fossi come te!
Ti rimprovero: pongo davanti a te la mia accusa.
Chi offre la lode in sacrificio, questi mi onora;
a chi cammina per la retta via
mostrerò la salvezza di Dio. R.
Dicono e non fanno.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 23,1-12
In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo: «Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati rabbì dalla gente.
Ma voi non fatevi chiamare rabbì, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate padre nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare guide, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo. Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».
Parola del Signore
Gesù ci indica come i farisei e i dottori della legge del tempo si sono messi a dettar leggi di uomini al posto del patriarca Mosè, che invece le aveva ricevute nelle tavole dei dieci comandamenti, direttamente da Dio.
Così oggi accade ogniqualvolta qualcuno ci dice cosa dobbiamo fare ma non lo fa per primo. Gli ipocriti, ci insegna Gesù, sono proprio questi: coloro che opprimono con grossi fardelli, giudizi pesanti e pesanti rimproveri, ma con due pesi e due misure, una insopportabile per gli altri e una leggerissima per sé, non curandosi affatto né di Dio né degli altri.
Per smascherare l’ipocrisia, in noi e negli altri, pensiamo che ipocrita è colui le cui opere sono tutte atte, ci dice Gesù, a farsi ammirare dagli altri, compiacendosi degli onori mondani, dei primi posti, della considerazione altrui e di essere dalle riverenze.
Gesù invita invece all’umiltà, invita chi è di animo grande a farsi servo di tutti, invita a non stimarsi guida di nessuno perché unica guida è il Cristo. Invita a non idolatrare nessuno, ma a considerare Dio il nostro punto di riferimento principale, e gli altri nostri fratelli.
Laddove, chi si sarà umiliato davanti agli altri per amore di Dio e del prossimo sarà esaltato, e chi si esalterà davanti agli uomini o davanti a Dio sarà umiliato. Sta a Dio infatti definire la grandezza di un uomo, sua creatura, e non agli uomini. Molti, ci dice Gesù, di coloro che sono primi saranno ultimi, e molti degli ultimi saranno primi.
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