La priorità di Draghi è accelerare il piano vaccinale per tutta la popolazione, nuova organizzazione e in arrivo più dosi. Coordinamento a due con Curcio e Figliuolo. Le parole di Roberto Speranza.
L’arrivo del generale Francesco Paolo Figliuolo come nuovo Commissario per l’emergenza da Covid-19 indica quale sarà la nuova linea del Governo per affrontare il Coronavirus. Draghi lo ha fatto senza consultare i partiti, imponendo la parola d’ordine: accelerare il piano vaccini. Il Presidente del Consiglio infatti ha già spiegato nel suo discorso per la fiducia al Senato che la priorità assoluta è l‘immunizzazione di massa degli italiani. Draghi vuole una cabina di regina a due, dove l’altro aspetto del coordinamento sarà affidato a Fabrizio Curcio, nuovo capo della Protezione civile. L’obbiettivo è raggiungere le 400mila al giorno (circa 12 milioni al mese) ad aprile. Proprio questa mattina si è tenuto il primo incontro tra Curcio e Figliuolo.
Innanzitutto via le Primule, le costose strutture volute da Arcuri che avrebbero dovuto accogliere la fase di vaccinazione e che hanno visto scadere il bando di gara il 3 febbraio scorso senza assegnazione. Le vaccinazioni avverranno nelle strutture pubbliche esistenti come caserme e palazzetti, finora sono stati individuati circa 2.000 hub. Secondo punto sarà l’arruolamento di circa 300mila volontari per la logistica e per aumentare il personale dedicato alle somministrazioni.
Il problema più grande rimane l‘aumento delle dosi a disposizione, in questo senso il Premier sa bene che l’unica via è viaggiare a stretto contatto con l’Unione Europa. La scorsa settimana l’Europa ha siglato un secondo contratto con l’agenzia americana Moderna per la fornitura di 300 milioni di dosi di vaccino anti-Covid, sarà quindi il terzo brevetto a disposizione, in attesa di Johnson e Johnson e del russo Sputnik.
Intanto arriva un’altra buona notizia: AstraZeneca si è dichiarata disposta a cedere le licenze di produzione del suo vaccino anti Covid in modo da accelerare la campagna di vaccinazione.
Segnali positivi dunque, ma bisogna rimanere con i piedi per terra. “Sarebbe bello dire che è tutto finito e che siamo in una fase diversa, ma la più grande responsabilità di chi rappresenta le istituzioni è dire come stanno le cose. La verità è che le prossime settimane non saranno facili – dichiara il Ministro della Salute Roberto Speranza -. La curva dei contagi sta risalendo in modo significativo e abbiamo bisogno ancora di batterci con energia. Sono settimane in cui abbiamo una campagna vaccinale da accelerare, che oggi ha numeri che vanno in una direzione giusta ma che devono ancora crescere” ha concluso il Ministro.
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