Draghi ringrazia Arcuri e nomina il generale Figliuolo. Esulta la Lega, imbarazzo per M5S e Pd. Chi è il nuovo Commissario all’emergenza da Covid-19
Che Domenico Arcuri dovesse lasciare era chiaro da tempo, ben prima che si formasse il governo Draghi. E non solo per calcolo politico o per l’incompatibilità della sua posizione con i ruoli svolti, ma per l‘evidente incompetenza di Arcuri nel gestire l’emergenza Coronavirus. Alla fine la decisione è arrivata e il presidente del Consiglio Mario Draghi ha ringraziato l’ad di Invitalia per il lavoro svolto e nominato il generale Francesco Paolo Figliuolo come suo successore.
Matteo Salvini aveva chiesto la sua rimozione da mesi e con l’ingresso nel governo era diventata quasi una promessa: Arcuri doveva andare via! “Missione compiuta” scrive Salvini su Facebook, il leader della Lega quindi si intesta inevitabilmente la vittoria, mentre nella nuova alleanza M5S-Pd serpeggia l’imbarazzo.
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I fallimenti di Arcuri
Il primo e più grande fallimento di Arcuri è la somministrazione dei vaccini: secondo le sue stime infatti a oggi saremmo già dovuti essere ad almeno 7 milioni di vaccinati, mentre con tanto di richiamo siamo fermi a soli 1,5 milioni di cittadini e lascia parecchi dubbi la scelta su quali categorie di persone, mettendo in lista prima i professori universitari degli insegnanti e personale delle scuole. Pesanti anche le rivelazioni giornalistiche sugli intermediari fornitori di mascherine vicini all’ex-Commissario, tanto che la Procura di Roma ha aperto un’inchiesta sul’affare delle 801 milioni di mascherine che a marzo 2020, nel pieno della prima ondata di contagi da Covid-19, lo Stato italiano ha acquistato dalla Cina al prezzo di 1,2 miliardi di euro. A questo si aggiungono anche i famosi banchi a rotelle (praticamente mai utilizzati), il fallimento del bando per la fornitura di siringhe e una campagna pro-vaccinazione con tanto di logo e strutture apposite che non sono mai decollati.
Chi è il generale Figliuolo
“Metterò tutto me stesso e tutto l’impegno possibile per fronteggiare questa pandemia. Lavorerò per la nostra Patria e i nostri connazionali” è il primo commento di Francesco Paolo Figliuolo. La nomina, spiega, “è stata un fulmine a ciel sereno. Per me una grande attestazione“. Francesco Paolo Figliuolo, originario di Potenza, ha maturato esperienze e ricoperto molteplici incarichi nella Forza Armata dell’Esercito, interforze e internazionale. Figliuolo ha inoltre ricoperto l’incarico di Capo Ufficio Generale del Capo di Stato Maggiore della Difesa, dal e di Comandante Logistico dell’Esercito. In ambito internazionale ha maturato esperienza come comandante del Contingente nazionale in Afghanistan, nell’ambito dell’operazione ISAF e come comandante delle Forze NATO in Kosovo tra il 2015 e il 2015. Il generale Figliuolo è stato insignito di numerose onorificenze tra cui la Decorazione di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia, la Croce d’Oro e una Croce d’Argento al Merito dell’Esercito e NATO Meritorius Service Medal.