L’ipotesi di Roberto Fico come candidato Sindaco alle prossime amministrative a Napoli non mette d’accordo il Movimento 5 stelle.
“Il punto vero, non solo per Napoli ed al di fuori dei nomi, è che l’investimento più grande che il Paese possa fare oggi è sui comuni, cui vanno dati tutti gli strumenti di cui han bisogno”. Diceva così, qualche mese fa, Roberto Fico, quando si vociferava circa una sua candidatura a Sindaco di Napoli per il centrosinistra. Il problema, insomma, non risiedeva tanto nel nome, quanto nella città. Una città piena di insidie e l’onere di guidarla non è di poco conto. Un’idea ribadita qualche giorno fa, quando l’attuale Presidente della Camera ha richiesto “un grande progetto per la città, che parta dal territorio ma che sia di respiro nazionale, come Napoli merita”, ribadendo di non aver intenzione di fossilizzarsi e consigliando, al contrario, di lavorare ad un progetto di avanguardia.
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Per ora il centrosinistra non si è ancora sbilanciato sul nome da proporre, ma resta il nodo sul candidato unico. Un nome, cioè, che venga fuori da accordi tra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle. “Un’alleanza che secondo Roberto Fico deve proseguire. “Con il Pd? Ci sono state buone esperienze. Deve continuare. Anche a livello nazionale c’è stata un’ottima esperienza di con divisione di tematiche e di alleanze”, ha detto visitando la residenza per bambini disabili «La Cada di Matteo». Una certezza è che il futuro del Movimento va costruito. Ma Fico si è detto molto tranquillo al riguardo.
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Eppure, all’interno del Movimento c’è chi non la pensa così e il nome di Roberto Fico sembra aver già messo parecchi malumori tra i pentastellati. I nomi che circolano ormai da settimane sono quello dell’attuale Ministro dell’università e della ricerca Gaetano Manfredi e del Ministro per gli affari europei Vincenzo Amendola, ma ma il nome più forte che potrebbe mettere d’accordo il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle è quello del Presidente della Camera Roberto Fico. A bloccare i buoni propositi, però, il fatto che Roberto Fico ha anticipato la sua candidatura al progetto. “Non si può parlare di nomi senza aver parlato prima del ruolo dei Comuni. Troppe risorse sono state sottratte, troppi limiti, anche sulle assunzioni, sono stati inflitti con i Patti di stabilità, troppi vincoli sono stati imposti alla capacità di progettazione”, ha spiegato il Presidente della Camera. Solo così, Fico potrebbe farsi avanti.
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