Ci ha lasciati all’età di 72 anni Danilo Rustici, membro fondatore degli Osanna: aveva contratto il virus.
Il mondo del rock progressivo perde Danilo Rustici, membro fondatore degli Osanna. Una delle prime band italiane a proporre concerti dal vivo con trucco e costumi di scena, gli Osanna era noti per le loro esibizioni ricche di coreografie create attraverso la teatralità della tradizione mediterranea con richiami alla commedia dell’arte. Una perdita importante causata da complicazioni dovute al Covid-19, che ci ha privato per sempre di un pezzo fondamentale della musica italiana.
Chitarrista di talento, Danilo Rustici ha realizzato insieme agli Osanni album celebri come L’uomo, Palepoli, Landscape of life e Suddance, ma collaborando al tempo stesso anche con gli Uno e i Luna. Grande musicista, ma anche uomo impegnato, fu attivo in politica come dirigente del partito marxista leninista. La sua sarebbe stata una carriera brillante se non fosse stato colpito da un ictus all’inizio degli anni 2000 e adesso dal Coronavirus, che ne ha segnato per sempre la fine.
A dare l’annuncio della morte è il fratello di Danilo, Corrado Rustici, anche lui musicista di talento. In un video pubblicato sui social, il chitarrista ha voluto dedicare un pensiero al fratello:
“C’è una vastità oltre i confini più remoti della mente. Quella vastità è la nostra dimora, quella vastità è noi stessi, grazie per tutto quello che mi hai dato, per il genio che eri, per la tua visione. Grazie di tutto Fratellone, che io possa avere di nuovo la fortuna e l’onore di riconoscerTi in quella vastità dove siamo solo amore”.
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“Tutti lo ricorderanno come uno dei più grandi chitarristi della scena progressive-rock” afferma Lino Vairetti, cantante degli Osanna. Anche lui ha voluto ricordare Danilo Rustici, il suo compagno d’avventure, soprattutto nel suo essere un genio, “un ricercatore di sonorità all’avanguardia ed era il chitarrista più innovativo di tutto il panorama musicale, anche se questo non sempre gli è stato riconosciuto. Io lo affermo con tutto il cuore perché lui merita di essere ricordato per il grande talento che manifestava in ogni sua nota ed in ogni suo gesto. Fu lui a costruirmi il primo sintetizzatore artigianale che ho usato nel nostro primo disco”.
Un uomo di talento che ha significato molto per Vairetti, per il quale la scomparsa dell’amico Danilo lascia un vuoto incolmabile:
“Danilo era per me come un fratello e anche di più. Tra noi due c’è sempre stato un legame affettivo e professionale che ha creato non solo questa fratellanza, ma anche un connubio artistico di grande valore. Gli Osanna sono nati grazie a noi due che con caparbietà, e controtendenza al periodo in cui i gruppi elaboravano solo cover del grande rock anglosassone, abbiamo gettato le basi per inventarci un nostro percorso originale, con brani scritti da noi con tematiche culturali e musicali di grande valore artistico”.
Una grande persona e un grande artista, travolto dalla pandemia che da un anno a questa parte non risparmia nessuno.
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