Giallo nel ferrarese: rinvenuti in un’auto due cadaveri carbonizzati

Sono stati rinvenuti ieri sera all’interno di un’auto, due cadaveri carbonizzati. Sul posto carabinieri e vigili del fuoco, dopo la segnalazione di una vettura in fiamme in un campo.

Cadaveri carbonizzati – Meteoweek

È accaduto a Rero di Tresignana (Ferrara). Spento il rogo dentro la macchina, una Volkswagen Polo, sono stati individuati i due corpi. L’auto risulta essere di un 64enne di Codigoro, del quale la famiglia aveva segnalato ieri sera la scomparsa, dicendo che si era allontanato insieme a un cugino, 70enne, affetto da gravi patologie. Tuttavia non è ancora stata fatta l’identificazione dei cadaveri.

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Indagini in corso

È intervenuto anche il pubblico ministero di turno alla Procura della Repubblica di Ferrara, Lisa Busato, che ha disposto che le salme vengano poste a disposizione per l’autopsia. Non sono infatti chiare le cause della morte. Gli accertamenti sono del reparto operativo del comando provinciale di Ferrara e dei nuclei operativi delle Compagnie di Copparo e Comacchio dei carabinieri, che stanno cercando di ricostruire i movimenti delle due persone e dell’auto e alla verifica della presenza di testimoni o immagini video che possano far luce su quanto successo.

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Le ipotesi

Le prime indagini potrebbero far pensare a un omicidio-suicidio oppure un doppio suicidio. Non è esclusa anche la possibilità che una delle due persone sia morta e l’altra si sia di conseguenza suicidata. Maggiori dettagli emergeranno dall’autopsia. I cadaveri non sono stati ancora identificati. Tutto però porta a pensare che si tratti del proprietario della macchina, 64enne di Codigoro, del quale la famiglia aveva segnalato ieri sera la scomparsa, dicendo che si era allontanato insieme a un cugino, 70enne, affetto da gravi patologie. Pare che il primo sia passato a prendere il secondo con la macchina, ieri mattina. Il 64enne viene descritto dalle persone sentite come una persona in difficoltà. Era disoccupato, pare che frequentasse mense Caritas e ultimamente viveva da una ex moglie. Un passato da operaio, aveva lanciato una società, con un brevetto sul fotovoltaico, ma gli altri soci lo avrebbero estromesso. Il campo dove la macchina è andata a fuoco era proprio dove era stato installato il primo traliccio del progetto. I due erano entrambi sui sedili posteriori. Probabilmente per innescare le fiamme è stato utilizzato un accelerante e l’incendio ha distrutto la macchina in breve tempo. Il 70enne aveva la necessità di prendere farmaci con regolarità.

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