Cambio di colore per Marche, Lombardia e il Piemonte, passate ufficialmente alla zona arancione. Basilicata e Molise vanno in zona rossa. Mentre la Sardegna, prima Regione in Italia, è in zona bianca.
Saranno settimane tutt’altro che facili. A dirlo, il Ministro della Salute Roberto Speranza. “Sarebbe bello dire che è tutto finito e che siamo in una fase diversa, ma la più grande responsabilità di chi rappresenta le istituzioni è dire come stanno le cose. E la verità è che le prossime settimane non saranno facili”, ha esordito il Ministro durante la presentazione del Programma nazionale esiti 2020, realizzato dall’Agenas. L’obiettivo prioritario è accelerare sulla campagna vaccinale da accelerare, perché se è vero che “i numeri vanno in una direzione giusta” , è anche vero che “devono ancora crescere” perché, ad oggi, l’epidemia è ancora molto forte e presente sui territori. C’è bisogno di “decisioni coerenti rispetto alla sfida che abbiamo di fronte e serve chiedere ai cittadini di avere ancora il massimo senso del rigore e del rispetto delle norme”, ha proseguito il pentastellato, preoccupato dall’andamento del contagio e dalla circolazione del virus.
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E infatti, in base ai dati del monitoraggio diffusi dall’Iss, sono stati rivisti i parametri che stabiliscono i colori delle regioni. Da oggi, 1° marzo 2021, Lombardia, il Piemonte e le Marche diventano arancioni mentre Molise e Basilicata passano in zona rossa. La Liguria torna in giallo, accanto alle già gialle Valle d’Aosta, Veneto, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Puglia, Sicilia, Calabria e Sardegna. In queste zone rimane il coprifuoco alle 22; il divieto muoversi verso un’altra regione; aperti i negozi; bar e ristoranti potranno proseguire la loro attività fino alle 18, dopodiché possono proseguire con asporto e consegne a domicilio. E’ anche possibile far visita ad amici e parenti, anche al di fuori del proprio comune di residenza, fino a un massimo di due persone.
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Lombardia, Piemonte e Marche sono invece arancioni e si aggiungono ad Abruzzo, Toscana, Campania, Emilia Romagna, Umbria e la provincia di Trento. 14 Comuni dell’Imolese, insieme all’area metropolitana di Bologna sono già entrate in zona arancione rinforzata, così come Bollate, Viggiù , Mede, Brescia, Viadanica, Predore San Martino, Sarnico, Villongo, Castelli Calepio, Credaro, Gandosso, Soncino. In queste aree sono vietati tutti gli spostamenti, mentre nella zona arancione basica rimane il divieto di spostamento da e verso altre regioni e dal comune di residenza ma sono ammessi gli spostamenti all’interno dello stesso comune. Chiudono ristoranti, bar, gelaterie, pasticcerie, restano invece aperti i negozi.
In zona rossa vanno invece il Molise e la Basilicata, che si aggiungono alle micro-zone rosse. Vietati gli spostamenti anche all’interno del proprio Comune; sospese le attività commerciali; blocco di ristoranti, bar, pub, gelaterie e pasticcerie. In vigore la regola del coprifuoco.
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