A causa dell’aumento di contagi registrati negli ultimi giorni in Lombardia, la Regione potrebbe diventare arancione. Aumenta la pressione sugli ospedali e sulle terapie intensive, mentre preoccupa la circolazione delle varianti.
E’ venerdì e come ogni venerdì si attendono nuove decisioni da parte della cabina di regia sui nuovi dati che registrano l’evoluzione dell’epidemia di Coronavirus in Italia. Potrebbero cambiare colore la Lombardia, il Piemonte e le Marche , pronte a scivolare verso l’arancione. Stessa sorte potrebbe toccare a Puglia e Basilicata, mentre la Campania – così come l’Emilia Romagna – potrebbe diventare rossa. Stabile la situazione del Lazio, dove l’indice Rt è sotto l’uno, ma in via precauzionale potrebbe tornare arancione. Bene la Liguria che, con un indice fermo a 0,94 , potrebbe tornare in giallo mentre la Sardegna potrebbe andare addirittura in zona bianca.
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Preoccupa, in particolare, la situazione della Lombardia che, dopo settimane in fascia gialla, potrebbe scivolare verso nuove restrizioni. Nel report dello scorso venerdì, l’Rt era di 0,99, a un passo dalla soglia limite per non cambiare colore. Ma, proprio negli ultimi giorni, l’epidemia ha ricominciato a correre tanto che, per Guido Bertolaso, la terza ondata è ormai tra noi. Il virus ha ripreso a circolare in tutta Lombardia tanto che a Milano, ha riferito Walter Bergamaschi, l’indice è a già ad 1,16. Tra l’altro, alcune aree più ristrette hanno già subito contraccolpi. La provincia di Brescia, 8 comuni bergamaschi e uno cremonese sono in arancione rafforzata. Bollate, Viggiù e Mede sono rosse fino al 3 marzo. Se tutto va bene.
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Del resto, fin dalla prima ondata, la regione di Attilio Fontana ha raggiunto numeri altissimi, sia per contagi che per decessi. Dalla Lombardia sono arrivate fin da subito notizie scoraggianti e, in tutta Italia, la Regione ha mantenuto da sempre un triste primato. Per questo, il boom di casi registrati negli ultimi giorni, specie dopo i focolai di variante inglese rintracciati nel Milanese e nel Bresciano, fanno poco ben sperare. Dei 4.243 nuovi positivi delle ultime 24 ore nella Regione, Milano e provincia ne hanno registrati 1.072, con 409 solo a Milano città, mentre Brescia e provincia 973. Monza ha registrato invece 356 nuovi casi di Coronavirus. Segnali poco incoraggianti arrivano anche dagli ospedali, con la pressione sui reparti ordinari e sulle terapie intensive sembra crescere.
L’indice Rt è in risalita in tutta Italia ed è per questo che il nuovo Dpcm non conterrà alcun allentamento delle misure restrittive, in vigore fino al 6 aprile compreso anche il periodo di Pasqua. Sfumata l’ipotesi di aprire i ristoranti la sera nelle regioni gialle, restano ancora chiuse palestre e piscine. Il nuovo Dpcm confermerà il divieto di spostamento tra le Regioni fino al 27 marzo e non consentirà di andare nelle seconde case se si trovano in zona rossa.
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