Operazione “Acqua Fresca” e reati contro la Pubblica Amministrazione: 56 denunce e 25 gli arrestati, tra cui l’ex parlamentare Forza Italia, Filippo Piccone. In manette anche il sindaco di Celano.
Secondo quanto si apprende dall’ANSA, sono 25 le persone coinvolte nella maxi retata dei carabinieri per reati contro la pubblica amministrazione avviata nel Comune di Celano. L’operazione, che è stata denominata “Acqua Fresca” ed è stata eseguita dai carabinieri del Comando provinciale dell’Aquila, ha portato alla luce numerosi reati di corruzione contro la PA che hanno coinvolto sia amministratori locali che imprenditori e liberi professionisti, residenti tra Abruzzo e Lazio. In particolare, tra i destinatari delle misure restrittive si contano anche Filippo Piccone, ex parlamentare Pdl e Fi, e il sindaco stesso di Celano, Settimio Santilli. Nell’esecuzione delle misure cautelari, che si sono verificate all’alba, sono stati coinvolti circa un centinaio di militari.
Come riportato da Rete8, l’indagine “Acqua Fresca” è stata diretta dai pubblici ministeri Roberto Savelli e Lara Seccacini e coordinata dal Procuratore di Avezzano Andrea Padalino Morichini. L’operazione è partita a gennaio 2018, con l’emersione di alcuni episodi che “attribuivano agli esponenti dell’amministrazione comunale di Celano diverse condotte antigiuridiche, finalizzate all’indebita percezione ed erogazione di fondi comunali a liberi professionisti e imprenditori operanti nella Marsica”.
Le complesse attività di indagine, dunque, hanno permesso di accertare “l’esistenza di un sistema clientelare, fondato su amicizie, conoscenze ed interessenze con alcuni imprenditori o cittadini, in totale dispregio dei criteri di imparzialità, trasparenza e buon andamento della Pubblica Amministrazione, piegando, di fatto, l’interesse pubblico a quello di pochi”.
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Sarebbero in tutto 56 le persone denunciate, tutte coinvolte nel suddetto sistema concernente alcuni lavori del Comune (quali il campo sportivo, l’auditorium, le scuole e il rifacimento del centro storico) e ai relativi appalti. Sono invece 25 i destinatari delle misure di custodia cautelare, firmate dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Avezzano.
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Gli arrestati sarebbero tutti residenti nelle province di L’Aquila, Roma, Teramo e Pescara. In particolare, tra coloro finiti in manette di conta anche l’ex senatore ed ex deputato Piccone, per il quale è scattato l’ordine di arresto in carcere. Per il sindaco Santilli, così come per diversi imprenditori e costruttori, sono stati invece disposti gli arresti domiciliari. Disposto, inoltre, l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria per l’attuale assessore Barbara Marianetti ed Ezio Ciciotti (attuale consigliere comunale ed ex vice sindaco), oltre che il divieto di esercitare l’attività per numerosi professionisti.
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