Crollo delle vendite nel 2020, diminuzione della produzione nel 2021: Huawei punta agli allevamenti di maiali, e sviluppa tecnologie AI ad hoc. Anche il colosso di e-commerce Alibaba segue la nuova rotta di mercato.
Due colossi cinesi, quali Huawei (gigante della tecnologia e della telefonia) e Alibaba (noto sito e-commerce), hanno deciso di ampliare i loro orizzonti di mercato investendo negli allevamenti di maiali. Una scelta singolare e inaspettata, per i più, ma che in realtà offre ad entrambe le compagnie di investire nelle moderne tecnologie di intelligenza artificiale applicate.
Secondo quanto viene riportato da Il Corriere, Huawei in particolare ha intenzione di sfruttare e sperimentare nuovi dispositivi e funzionalità AI per offrire una svolta high-tech alle fattorie cinesi – così da poter sfruttare il riconoscimento facciale, il monitoraggio del peso, della dieta, il controllo di malattie o dello stato di salute in generale degli animali, ed isolare eventualmente quelli che risultino malati. Strategia, questa, che permetterebbe dunque di prevenire l’insorgere di patologie se non addirittura bloccare direttamente sul nascere le epidemie, isolando i capi infetti.
Dal canto suo, anche Alibaba sta seguendo la stessa rotta di Huawei. Il gigante dell’e-commerce asiatico, infatti, sta già sviluppando e adattando diversi sistemi di intelligenza artificiale atti non soltanto a gestire la mole gigantesca di ordini che arrivano ai magazzini e il relativo processo di consegna, quanto anche per semplificare l’attività umana in ogni campo produttivo. Per quanto riguarda il settore degli allevamenti di suini, Il Corriere spiega che la compagnia ha siglato un accordo con il gruppo Tequ (conglomerato cinese operante nel settore alimentare, agricolo e d’allevamento), per introdurre un sistema di riconoscimento e tracciamento dei capi e monitorarli singolarmente attraverso tutte le varie fasi di crescita. Il software in via di sviluppo permetterà anche di controllare l’attività fisica degli animali e il loro livello di salute, tramite dei sensori che ne registrano e analizzano i versi emessi.
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La svolta di Huawei può essere considerata anche in relazione alle barriere e agli ostacoli che la compagnia cinese si è ritrovata davanti negli ultimi periodi. Con l’amministrazione Trump che ha etichettato il colosso come una “minaccia per la sicurezza nazionale” negli Stati Uniti, con il crollo del 42% delle vendite di smartphone e apparecchiature 5G nell’ultimo trimestre del 2020, e con l’esclusione della compagnia dallo sviluppo del 5G in diversi paesi (Regno Unito incluso), gli analisi di mercato prevedono come si assisterà a una riduzione della produzione di smartphone Huawei fino al 60% in questo 2021.
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In tal senso, il colosso cinese sta cercando fette di mercato e business alternativi, come servizi di cloud computing, veicoli intelligenti, dispositivi indossabili, e tecnologie mirate al perfezionamento dei servizi delle industrie tradizionali, quali appunto quelle relative all’allevamento di suini.
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