Omar Rizzato, 41 anni, imprenditore dello spettacolo si è suicidato ieri nella sede della sua azienda a Cinto Euganeo (Padova)
Omar Rizzato, 41 anni, si è tolto la vita ieri mattina, 20 febbraio nella sede della sua azienda a Cinto Euganeo (Padova). L’uomo si è ucciso con un colpo alla testa. Omar aveva un’impresa specializzata in service per concerti e feste all’aperto, nonché allestimenti per stand fieristici. Molte potrebbero essere le cause da cui è poi scaturito il gesto estremo: Omar si era lasciato da poco con la fidanzata e aveva difficoltà economiche a causa della pandemia. Era infatti fermo da circa un anno perché a causa dell’emergenza Covid non si sono quasi più fatte feste, concerti, era tutto bloccato.
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Grande il dolore di parenti, amici e conoscenti per questo gesto così forte. La madre di Omar, Flavia, ha detto:”Tutti ci chiediamo perché, forse troppe cose tutte insieme sono state pesanti per Omar, anche se la famiglia gli è stata sempre vicina. Con lui se ne va un pezzo di me, lo spero davvero in pace lassù“. Il sindaco di Tribano, paese di origine di Omar, lo ha ricordato così:”Sono stato molto turbato dal gesto estremo di Omar, che conosco da quando era ragazzo, ci eravamo visti la scorsa estate, quando gli avevamo dato il service di alcune serate“.
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Rizzato si era confidato tempo fa con Jacopo Pesiri, cantante lirico con cui aveva collaborato diverse volte:”Ce la faccio ancora per poco“, gli aveva detto. “Alla manifestazione di martedì (alle 17 in piazza Garibaldi a Padova) lo ricorderemo, Omar era un pezzo di noi. La goccia che fa traboccare il vaso può avere diverse origini ma andiamo a guardare perché il vaso era pieno. Non si possono non vedere le difficoltà che viveva dal punto di vista lavorativo, a causa dello stop dovuto alla pandemia. Come del resto tutti noi”. Nessun suo biglietto sul gesto è stato trovato. I funerali si terranno a Tribano mercoledì prossimo.
