Al via i pagamenti del Cashback di Natale per mano della Consap, la società che si occupa della gestione dei rimborsi per conto del Mef così come dei reclami degli utenti che hanno avuto dei problemi. Si contano circa 121 milioni di euro in quattro giorni. Un milione e 750 mila ordini di pagamenti avviati via bonifico. Questi i numeri al momento. Si è quindi a metà del percorso considerando che il totale è di circa 223 milioni di euro raggiunti con gli acquisti del periodo sperimentale.
I problemi
Tanti i problemi che si sono verificati. Una pioggia di reclami: ne sono arrivati più di ottocento fino a venerdì pomeriggio. Le lamentele più diffuse riguardano la mancata registrazione di transizioni sull’app IO che gli utenti dicono di aver effettuato. Transizioni utili a raggiungere il minimo di 10 pagamenti elettronici richiesti per poter avere il rimborso del 10% delle spese. Questa problematica non è, però, nuova. PagoPa – che gestisce l’applicazione – ha reso note alcune delle cause che abbiano potuto provocare il disservizio. Tra questi il fatto che l’adesione al Cashback è volontaria sia per i cittadini sia per i negozianti. Se questi ultimi non sono iscritti al programma e che non usano i servizi messi a disposizione non possono dare accesso al Cashback ai clienti. Altro motivo è legato all’uso di carte valide sia come PagoBancomat sia come carte di debito sul circuito secondario. E, inoltre, app come Google Pay o Apple Pay sono rimaste ancora fuori.
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Programma in discussione
Mentre procedono i pagamenti, però, si è impegnati anche su un altro fronte. Facciamo riferimento, nello specifico, alla lotta ai “furbetti del Cashback”. Si tratta cioè di utenti che fanno tanti micro-pagamenti per scalare la classifica del SuperCashback: il premio da 1.500 euro che va alle 100 mila persone che più di tutti hanno utilizzato il denaro elettronico in ogni semestre del programma. «Le micro-transazioni a ripetizione, spesso praticate ad esempio alle casse veloci del supermercato o dal benzinaio, sono comportamenti scorretti» tuona Laura Cavandoli, deputata della Lega. «Siamo al fianco del Governo – aggiunge – per sostenere le contromisure più opportune con cui contrastare il prima possibile questo fenomeno».
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L’intero programma del Cashback è stato però messo in discussione. «Nell’ottica della distinzione tra debito buono e cattivo, occorrerà fare un tagliando non solo alla raffica di bonus ma soprattutto alla sperimentazione del Cashback. A fronte di un costo esorbitante per le casse dello Stato – oltre 4 miliardi e mezzo – ha prodotto incentivi irrisori che hanno interessato quasi esclusivamente chi usava già la moneta elettronica» scrive Anna Maria Bernini di Forza Italia. «Bloccare il Cashback almeno per il prossimo anno – aggiunge – significa risparmiare almeno un miliardo e mezzo di euro. È una delle eredità del precedente Governo su cui Forza Italia chiede una attenta riflessione»