La morte di Sara Aiello risale al 3 giugno del 2015. Aveva 36 anni e viveva a Pompei. Suo marito, Massimo Marano decise di filmare gli ultimi istanti di vita di Sara. La famiglia della 36enne vuole andare a fondo e conoscere i motivi che hanno portato alla morte della figlia.
Le ipotesi
Inizialmente si pensava che il marito l’avesse avvelenata con del cianuro, ipotesi poi smentita dall’autopsia. Sara Aiello soffriva di una cardiopatia congenita che si sarebbe rivelata letale. Massimo Marano, suo marito, ha ammesso di non aver percepito la gravità della situazione e della crisi che sua moglie stava avendo. Ed è per tale motivo che ha continuano a portare avanti le riprese come consigliato dai medici che avevano in cura sua moglie.
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Un video lungo 8 minuti. 8 minuti durante i quali il marito non ha chiamato i soccorsi né cercato di intervenire. Il tutto è avvenuto sotto gli occhi della loro figlia che, preoccupata, veniva tranquillizzata dal padre dicendole che la madre stava dormendo e di prendere dei cuscini. Il Tribunale di Torre Annunziata ha deciso di rinviare a giudizio Massimo Marano con l’accusa di omissione di soccorso.