Non ce l’ha fatta Sergio Minorello: il Covid-19 ha ucciso il noto imprenditore e architetto, dopo un mese passato in terapia intensiva. Le sue opere di design hanno arredato ambienti importanti non soltanto in Italia, ma anche all’estero.
Non ce l’ha fatta a superare la difficile sfida che il Covid-19 gli ha posto davanti, a tradimento. Sergio Minorello, grande imprenditore e architetto italiano conosciuto e apprezzato anche all’estero, è morto a 70 anni dopo un mese di terapia intensiva. Lutto in quel di Treviso, Martellago e Mirano. I suoi funerali si terranno questo mercoledì alle 15:15 nel duomo di Mirano nel pieno rispetto delle norme anti contagio.
Si è spento Sergio Minorello, dopo un mese di terapia intensiva
Tra le vittime di Covid appare ora anche il nome di un grande imprenditore e architetto: Sergio Minorello, titolare della Emmedi di Martellago. Minorello se ne è andato a 70 anni anni, presso l’ospedale Ca’ Foncello di Treviso. Era risultato positivo all’infezione il 30 dicembre scorso, insieme a sua moglie Camilla Piarotto. La consorte è riuscita a sconfiggere la malattia, mentre il professionista ha trascorso l’ultimo mese in terapia intensiva, dopo esservi stato ricoverato verso i primi giorni di gennaio. Le sue condizioni, infatti, si erano pericolosamente aggravate, tanto da non avergli lasciato scampo.
LEGGI ANCHE: Con le varianti distanza di 1 metro non basta più: lo dice una ricerca Cnr
Originario di Mirano ma da anni ormai residente a Treviso, Sergio Minorello è stato un nome noto del design made in Italy, sia nel nostro Paese che all’estero. Dopo essersi laureato all’Accademia di Belle Arti e in Architettura, il professionista aveva preso le redini dell’azienda di famiglia, la Emmedì, subentrando a suo padre. Come viene riportato da Il Gazzettino, per la città di Venezia si è impegnato a curare l’arredamento delle suite della Torre dell’Orologio, il Bar Eden, l’Hard rock cafè e il buffet della Stazione.
LEGGI ANCHE: Spara ai carabinieri per sfuggire a un controllo, poi scompare: arrestato 4 anni dopo
Per quanto riguarda il panorama estero, invece, le sue opere di design sono finite nelle gelaterie della Germania, nei locali della Russia – dove tra l’altro ha lavorato per il Presidente Eltsin in persona. Oltre alle gioie e alle soddisfazioni lavorative, però, negli ultimi la sua attività aveva ricevuto degli scossoni non indifferenti. Sempre secondo quanto viene riportato dalle fonti, infatti, il professionista è stato vittima di una cruenta rapina in azienda nel 2013, così come anche di un gravoso incendio che ha colpito i suoi capannoni nel 2019.