Il piano di Mario Draghi circa il piano vaccinale ha come obiettivo la somministrazione di 25 milioni di dosi entro l’estate per cercare di salvare la stagione estiva e il turismo. Siamo fermi a circa 3 milioni, nel mezzo di un governo che potrebbe non reggere a lungo.
1.317.230 è il numero delle persone vaccinate con due dosi in Italia, pari al 2,19% della popolazione. 1.981.483 è invece il numero di coloro che hanno ricevuto soltanto una dose, pari al 3,29% della popolazione. I dati sono aggiornati costantemente e si riferiscono alle ore 7.00 di questa mattina, reperibili su Il Sole 24 ore. Ma Mario Draghi, il cui governo ha preso ufficialmente il via dopo la fiducia ottenuta da Camera e Senato, ha in mente numeri che vanno ben oltre questi. L’obiettivo, nell’ambito del nuovo piano vaccinale, è quello di vaccinare 25 milioni di persone entro l’estate proprio per salvare la stagione estiva.
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“Bisogna accelerare con la campagna vaccinale“, ha detto Mario Draghi nel suo discorso programmatico al Senato prima e alla Camera poi. Il presidente del Consiglio ha spiegato che non c’è più tempo da perdere: servono più dosi e vaccinazioni più veloci. Sotto accusa il piano di Domenico Arcuri, che tra l’altro è stato rielaborato dicendo addio alle primule, strutture che avrebbero dovuto essere usate come punti di vaccinazione. Strutture che al momento non esistono, troppo costose; e, dal momento che non si può perdere tempo, l’Italia userà le strutture già a disposizione, quindi palestre, caserme e tutto ciò che esiste già. Mario Draghi spinge anche sull’Unione europea, per accelerare i tempi e fa richieste a Pfizer e Moderna di poter produrre i loro vaccini nel nostro Paese. Tutto, per velocizzare e per arrivare a 300mila vaccinati al giorno.
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Lo scopo del piano è quello di “salvare il turismo” e rimettere in piedi il Paese stremato dall’ emergenza sanitaria. Per farlo, il presidente del Consiglio farà affidamento sulla mobilitazione di tutte le forze di cui potrà disporre: protezione civile, esercito, forze armate, volontari. Draghi ha anche ricordato l’importanza di non fermarsi con i tamponi. La parola chiave resta comunque “velocità” e la speranza è che la maggioranza tenga. Le tensioni all’interno del nuovo esecutivo sono già forti, con il Movimento 5 stelle che si avvia verso la scissione e un accordo di maggioranza, tra Lega e M5s, che potrebbe non durare. Ottime le premesse del Governo Draghi, ma la loro realizzazione è un obiettivo che appare ancora lontano.