Liguria, vaccini in piena confusione, prenotazioni per luglio

Sono giornate di grande confusione in Liguria per la prenotazione dei vaccini Covid tra nuove disponibilità e ritardi

Altro che Fase 2. Poche ore dopo la conferenza stampa con la quali la Regione Liguria informava gli iscritti al servizio sanitario che la fase due, quella dedicata a chi è nato dal 1 gennaio 1965 in poi, era ormai imminente, la situazione è ancora quanto meno caotica.

Covid in Liguria, la lotteria degli appuntamenti

Sono state decine di migliaia ieri le prenotazioni ricevute al servizio call center, si parla di circa un centinaio di operatori attivi nell’arco della giornata. Su alcuni siti il servizio risulta aperto dalle 8 alle 20. In realtà le ore di servizio sono dieci, fino alle 18. L’unico sportello utilizzabile 24 ore su 24 è quello on line della Alisa. Ma la confusione nella comunicazione generale ha finito per causare dei paradossi bizzarri. Poche ore dopo la dichiarazione del Presidente della Regione Toti che garantiva che entro il 30 maggio tutti i pazienti con più di ottant’anni avrebbero effettuato anche il richiamo, chi tentava di collegarsi al call center non riusciva mai a trovare la linea. E veniva semplicemente invitato a “richiamare più tardi”.

Chi invece si collegava al portale trovava spazio non prima di giugno. Le ultime prenotazioni effettuate ieri sul portale online riportavano addirittura già ad agosto. E dunque largamente aldilà di quelle che erano le garanzie fornite dal governatore.

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Niente Fase 2

Non solo. Chi era inserito nella Fase Due, convinto dalle notizie ufficiali di poter già prenotare il proprio vaccino, veniva escluso dalla piattaforma in quanto “non avente diritto”. Impossibile chiedere informazioni: al call center la risposta era “continuiamo a ricevere chiamate ma noi non ne sappiamo nulla… Questa funzione non è abilitata”. Basta inserire il codice fiscale: se gli anni sono meno di 80, non si passa.

Questa mattina, se possibile, la situazione era ancora più confusa. Si diffonde la notizia che nuovi ambulatori sono stati allestiti per le vaccinazioni e ci sono alcuni posti disponibili. Alla Colletta, a Voltri. Non sono molti: alcuni centinaia. C’è chi si reca in farmacia, ma soltanto poche sono quelle abilitate alla prenotazione. Chi chiama il call center e ha fortuna viene prenotato a marzo. Due mesi di anticipo rispetto a chi aveva prenotato due giorni prima. Chi invece tentava la coda on line veniva direttamente indirizzato a luglio, senza alcun appello, anche se si trattava di persone di oltre ottant’anni.

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Qualche consiglio

Un’assurdità. Non sono mancati i momenti di tensione al telefono con qualche discussione forse evitabile con assistiti esasperati da informazioni contradditorie e lunghissime attese. Anche perché, va sottolineato, gli operatori del call center sono non sono gentili ma estremamente disponibili. Recepiscono ogni singola telefonata cercano di capire qual è l’esigenza della persona che chiama e se è possibile, e c’è la possibilità di anticipare i tempi di una prenotazione già effettuata per una persona avente diritto, lo fanno. Prima si annulla la prenotazione precedente e poi si crea quella nuova. A proprio rischio e pericolo.

Nonostante la campagna di informazione molti si presentano al telefono o davanti al computer senza avere tutti i dati necessari. Fondamentale è il codice fiscale e il numero di tessera sanitaria, per un riscontro bastano le ultime cinque cifre. Una volta che si riesce a entrare nel sistema o, cosa molto più difficile, a prendere la linea, bisogna soltanto aspettare e sperare che ci sia una data disponibile e che non sia troppo in là.

La fase due può attendere, per il momento ci si prenota soltanto se ultraottantenni e i primi posti a disposizione sono solo ad agosto.