Continua il reportage di Meteoweek sulle “nuove povertà” causate dalla pandemia di Covid: ce ne parla Massimo Signifredi della Comunità di Sant’Egidio.
Tante, troppe persone e famiglie, che prima arrivavano a fine mese, dopo la pandemia hanno perso lavoro e reddito. Scivolando al di sotto della soglia di povertà. Sono i nuovi poveri, vittime anche loro del Covid, dei lockdown, delle chiusure e della enorme crisi economica e sociale che si sta innescando. Proseguiamo il viaggio tra le realtà che hanno il polso esatto della situazione: dopo l’allarme lanciato dalla Caritas, abbiamo ascoltato la Comunità di Sant’Egidio.
Leggi anche: Il discorso di Draghi in Senato: dalla riforma della Sanità al welfare
Massimo Signifredi è il coordinatore delle “cene itineranti” della Comunità di Sant’Egidio a Roma. Un testimone diretto di quello che sta avvenendo: l’esplosione della povertà dei “penultimi”, come li definisce lui stesso. Parliamo di chi, pur se in alcuni casi “ai limiti”, riusciva prima della pandemia a vivere, a “sbarcare il lunario”; e che ora invece non ce la fa. Parliamo di una difficoltà che riguarda i beni di prima necessità, a partire dalla spesa, dal cibo. Un dramma nel dramma, che cassa integrazione e ristori non riescono a contenere. Nel video l’intervista completa a Signifredi, a cura di Valentino De Luca.