Badanti scomparsi a Siracusa nel 2014, fermato il datore di lavoro

Svolta nelle indagini relative ai due badanti scomparsi a Siracusa nel 2014: fermato il datore di lavoro, Giampiero Riccioli. Nella sua villa sono stati ritrovati resti umani. L’uomo ha tentato la fuga.

badanti scomparsi siracusa
i due badanti scomparsi da Siracusa nel 2014 – meteoweek.com

Svolta nel caso legato alla scomparsa dei due badanti scomparsi a Siracusa nel 2014. Finisce in stato di fermo Giampiero Riccioli, ristoratore 50enne. L’uomo è accusato di duplice omicidio e occultamento di cadavere. Nella sua villa, infatti, sarebbero stati ritrovati dei resti umani riconducibili a due uomini e che potrebbero appartenere proprio ai badanti che si occupavano del padre 80enne del ristoratore. Il 50enne è stato fermato nella notte in una casa al mare di contrada Granelli, in territorio di Pachino, dopo aver tentato una fuga.

Siracusa, badanti scomparsi: uccisi e gettati nel pozzo

Giampiero Riccioli è stato catturato nel corso della notte in una località balneare di Pachino, a circa 50 chilometri da Siracusa. L’uomo è accusato di aver ucciso e fatto sparire nel 2014 due badanti originari di Caserta, gli stessi che assistevano suo padre ottantenne. Il ritrovamento dei resti umani è avvenuto proprio nell’area della villa dell’uomo, dopo alcuni scavi effettuati nel giardino.

Come si apprende dalle fonti, Giampiero Riccioli avrebbe dapprima assistito alle operazioni di ricerca, per poi dileguarsi qualche ora dopo l’inizio dei lavori. E proprio nel pozzo della villa, infatti, gli investigatori hanno trovato quelli che sembrano essere i resti di Alessandro Sabatino (40 anni) e Luigi Cerreto (23 anni). Occultati in un sacco, dalle approfondite ricerche sono emersi degli indumenti contenuti all’interno di una busta di plastica. Saranno gli uomini della scientifica ad effettuare il test del Dna, così da confermare eventualmente il collegamento con la scomparsa dei due badanti.

LEGGI ANCHE: Donna morta a Pavia, il convivente 28enne: “L’ho strangolata”. Rimasto 3 giorni in casa col cadavere

Secondo le ipotesi investigative più accreditate dagli inquirenti, all’origine del delitto ci sarebbero stati dei forti dissapori tra i due collaboratori e il loro datore di lavoro. Come viene spiegato dalle fonti, infatti, i due casertani avrebbero discusso più volte con Riccioli, a seguito di ripetuti episodi di maltrattamento che i due avevano notato nei confronti dell’anziano.

LEGGI ANCHE: Omicidio Laura Perselli: “Strangolata con una corda, non poteva difendersi”

L’inchiesta, si ricorda, era stata avocata a ottobre 2020 dalla Procura Generale di Catania, con la seconda opposizione alla richiesta di archiviazione presentata dal legale dei familiari dei due scomparsi. Sebbene la Procura di Siracusa aveva deciso di chiedere l’archiviazione del caso, il gup ha invece accolto l’opposizione presentata dal legale, disponendo nuove indagini.

Gestione cookie