Campagna vaccinale in Israele, casi scesi del 94% dopo il siero. Autorizzato l’ingresso immediato a Gaza di mille dosi del vaccino Sputnik. Il virologo Roberto Burioni: «Dobbiamo svegliarci»
Dopo giorni di incertezza Israele ha autorizzato oggi l’ingresso immediato a Gaza di mille dosi di vaccino Sputnik provenienti dal ministero della sanità di Ramallah. Lo ha riferito la radio militare. Si tratta delle prime dosi di vaccino che giungono nella Striscia dall’inizio della pandemia e sono destinate innanzitutto allo staff medico. L’agenzia stampa palestinese Maan rileva che in origine l’autorità nazionale palestinese aveva chiesto a Israele di autorizzare il trasferimento di 2mila dosi, ricevute nei giorni scorsi dalla Russia. Ancora non è chiaro se un nuovo trasferimento di vaccini sia previsto nel prossimo futuro.
Vaccino, l’esempio di Israele
Si confermano così l’impegno e l’attenzione di Israele nella campagna di vaccinazione anti-Covid. «Per la fine marzo avremo raggiunto l’immunità di gregge. E Israele sarà un esempio, un laboratorio, anche per l’Europa: se noi avremo successo con i nostri dati, sarete incoraggiati ad accelerare, a seguire la nostra strategia». Lo ha dichiarato Arnon Shahar, responsabile della campagna vaccinale per il Maccabi Healthcare Services, in un’intervista Il Messaggero.
Intanto, il virologo Roberto Burioni è tornato a parlare della campagna vaccinale in Italia e in Europa, commentando su Twitter i dati che arrivano da Israele. Qui i casi di contagio sono infatti diminuiti del 94% fra i vaccinati. «Il vaccino funziona – ha twittato – Non perdiamo tempo. In Europa stiamo facendo schifo, svegliamoci, svegliamoli. È in ballo la nostra vita».
La storia di oggi è "liberalizziamo i brevetti". La discussione è surreale visto che Moderna ha già concesso liberamente l'utilizzo del suo brevetto l'8 ottobre 2020. Mi stupisco di quanta gente parli di argomenti delicati senza avere minimamente approfondito la questione. pic.twitter.com/adFwWOu53D
— Roberto Burioni (@RobertoBurioni) February 16, 2021
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Il giorno prima Burioni era poi intervenuto nella «discussione surreale» sulla liberalizzazione dei brevetti. «Deve spiegarmelo (Pfizer, ndr) BioNTech – ha scritto – dicendomi dove sono i colli di bottiglia della produzione, perché non ha liberalizzato il brevetto come Moderna, e soprattutto l’Unione europea deve spiegarmi perché non ha riversato fiumi di denaro in questo progetto che ci potrebbe salvare la vita».