Carte di credito clonate e truffe online: 9 arresti e 23 indagati

Operazione dei carabinieri tra Brescia, Pavia e Milano. Oltre alle truffe sul web e le carte di credito clonate, anche raggiri per la sanatoria Bellanova. Gli stranieri pagavano dai 3mila ai 5mila euro per regolarizzare la propria posizione in Italia

Carte di credito clonate e truffe online
L’inchiesta è coordinata dalla Procura di Brescia – MeteoWeek.com

All’alba i carabinieri, coordinati dalla Procura bresciana, hanno arrestato tra Brescia, Milano e Pavia nove persone nell’ambito di una vasta inchiesta su truffe online e carte di credito clonate. Gli arrestati sono accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla frode informatica, all’autoriciclaggio e alla truffa ai danni dello Stato. Sei persone sono finite in carcere e tre ai domiciliari.

Truffe per la sanatoria Bellanova

Durante le indagini è emerso che i vertici del gruppo, due italiani e uno straniero, avrebbero anche truffato lo Stato attraverso la sanatoria Bellanova. Per il gip “offrivano a stranieri bisognosi di regolarizzare la propria posizione in Italia, la possibilità di fruire, in cambio del pagamento di una somma di denaro oscillante tra i 3.000 e i 5.000 euro, della sanatoria Bellanova, fornendo false attestazioni, avente ad oggetto il pregresso svolgimento di lavoro dipendente, utilizzando a tal fine dichiarazioni di falsi datori di lavoro”.

Secondo la Procura, in un caso la residenza dove due stranieri avrebbero dovuto prestare servizio era via Spalti San Marco 20 a Brescia, indirizzo che coincide con il carcere della città. Sono complessivamente 23 gli indagati nell’indagine coordinata dal sostituto procuratore Donato Greco. Il gruppo, secondo le indagini, avrebbe clonato carte di credito, utilizzate per comprare online telefoni cellulari poi rivenduti sul mercato.

Carte di credito clonate e truffe online

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“Utilizzando indebitamente queste carte, acquistando in rete telefoni cellulari che si facevano spedire presso vari indirizzi di Brescia e provincia hanno ottenuto un profitto complessivo di quasi un milione di euro“. Lo scrive il gip nell’ordinanza di custodia cautelare. I soldi sarebbero infine transitati da conti correnti aperti in Croazia.

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